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Il furto perfetto esiste solo nei film. Ma anche il furto troppo complicato è destinato a far nascere dubbi e sospetti, soprattutto in chi per lavoro è abituato a confrontarsi ogni giorno con questi episodi di delinquenza. Lo ha scoperto, a sue spese, il proprietario del bar di Poggio a Caiano che la scorsa settimana ha subito un furto all’interno della sala giochi annessa al locale. Complessivamente erano sparite circa 3mila euro in monete, contenute all’interno di 5 macchinette videopoker e di una cambiamonete. Il comandante della stazione di Poggio a Caiano, però, ha subito capito che in quel furto troppe cose non tornavano. Ha chiesto, quindi, alla magistratura l’autorizzazione a perquisire l’abitazione del proprietario del bar e lì ha trovato la prova che ha inchiodato il commerciante, costretto a confessare di avere messo in scena lui il furto, a causa del periodo di difficoltà economiche che stava attraversando.A insospettire il maresciallo sono stati troppi particolari che non tornavano. A iniziare dal fatto che i ladri, per entrare nel bar, non avevano forzato la porta-finestra posta a piano terra (e non blindata) ma si sarebbero arrampicati al primo piano, ad un’altezza di 4 metri, per rompere la finestra del bagno e calarsi giù, peraltro senza lasciare tracce sul lavandino sottostante. Una volta dentro, poi, sarebbero scesi al piano terra andando a colpo sicuro a prendere le chiavi del cancello della sala giochi. Non solo, prima di entrare nel locale dei videopoker, avrebbero trafugato il videoregistratore delle telecamere di sicurezza, anche in questo caso andando a colpo sicuro. Poi, una volta nella sala giochi, avrebbero scassinato una sola macchina videopoker: proprio quella che conteneva le chiavi per aprire le restanti macchine. Insomma, ladri davvero informati bene, al punto che i carabinieri hanno iniziato a pensare ad una simulazione di reato. E una volta perquisita l’abitazione del titolare, è saltato fuori il videoregistratore “rubato”. A quel punto l’uomo ha ammesso le proprie responsabilità ed è stato denunciato. Al danno, poi, si è aggiunta la beffa, visto che il commerciante dovrà restituire alal società proprietaria dei videopoker parte dei mancati proventi.
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