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I controlli nelle ditte cinesi sono stati intensificati anche nella Val di Bisenzio, come dimostra l’intervento della Polizia Municipale del Corpo Unico, che facendo seguito ad un esposto di cittadini, ha effettuato nei giorni scorsi un’operazione di controllo a Vaiano, insieme a personale della stazione dei Carabinieri di Vaiano e personale dell’Inps. I controlli hanno riguardato due ditte di confezioni tessili, un tomaificio e un capannone adibito ad abitazione, tutte strutture situate in località La Briglia, da cui sono emerse una serie di irregolarità che hanno portato al sequestro di due delle tre ditte controllate oltre al capannone diventato un vero e proprio dormitorio. I Vigili Urbani hanno riscontrato reati per aver adibito ad uso abitativo locali artigianali, sulle norme edilizie perché erano stati realizzati vani adibiti a dormitorio e cucine (in particolare 10 camere e 2 cucine), reati che hanno comportato il sequestro dei due immobili. Poi ci sono state violazione dell’igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro e per azionamento di macchinari senza la prescritta autorizzazione che ha comportato il sequestro di 33 macchinari. Nelle due ditte messe sotto sequestro sono stati inoltre accertati impianti elettrici precari e condizioni igieniche fatiscenti, in particolare per i vani ad uso abitativo, sia per la mancanza di aerazione, sia per essere spazi insufficienti per contenere i posti letto presenti, sia per la sporcizia presente. Pertanto è stata inoltrata richiesta di verifica all’ASL, sia per le condizioni di agibilità-abitabilità degli immobili, che per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Le operazioni di identificazione di sette cinesi clandestini, tre minori e gli accertamenti relativi alla norme sulla immigrazione clandestina e sullo sfruttamento dei lavoratori, sono state eseguite dalla locale stazione Carabinieri, che hanno provveduto all’arresto del titolare e del coniuge di una ditta per sfruttamento di manodopera clandestina.
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