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Una cerimonia toccante con il filo della memoria che ha legato i tragici fatti della Seconda Guerra Mondiale lungo questo tratto della Linea Gotica e tutti i suoi caduti militari e civili con il dolore e il ricordo per i nostri paracadutisti morti a Kabul e la guerra in Irak dove la 34ª Divisione di fanteria americana, che nel 1944 liberò Vernio, è attualmente impegnata. Sono stati questi i temi della manifestazione organizzata ieri domenica 20 settembre dal Comune di Vernio (Po) insieme All’Unuci (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo) sezione di Prato, la Comunità Montana Val di Bisenzio, la Provincia di Prato e l’Anci (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) Provinciale, per celebrare il 65° Anniversario della Liberazione Vernio avvenuta il 23 settembre del 1944. La cerimonia si è svolta presso il Parco Memoriale del passo della Torricella, al confine tra Vernio e Barberino e teatro di una delle più cruente battaglie della Linea Gotica tra il 16 e il 22 settembre 1944 tra truppe naziste e i soldati americani della 34ª Divisione di fanteria “Red Bull” che liberarono la Val di Bisenzio con un pesante tributo di sangue. E per ricordare questo sacrificio era presente una folta delegazione statunitense tra cui il generale Richars Nash comandante della “Red Bull” venuto appositamente a Vernio dall’Irak, Patrick Skelly presidente dell’Associazione dei veterani della 34ª Divisione e due reduci ultranovantenni che parteciparono ai combattimenti e alla Liberazione di Vernio nel settembre del 1944: Don Singlestad e Michael Elliot. Erano poi presenti il presidente della Regione Toscana Claudio Martini il vescovo di Prato Gastone Simoni, Il prefetto di Prato Eleonora Maffei, il vice console americano a Firenze Brent Istraelsen, le delegazioni di tutti i comuni della Provincia di Prato e per la prima volta del Comune di Castiglion dei Pepoli. Tantissime sono state poi le associazioni combattentistiche e una grande folla di cittadini che hanno partecipato con emozione alla manifestazione. Infatti, oltre al ricordo per i fatti del 1944, si è unita la commozione per il sacrificio dei sei paracadutisti della Folgore caduti in Afghanistan e per onorare la loro memoria le bandiere sono state poste a mezz’asta e tenuto un minuto di raccoglimento. Per ricordare gli oltre 90 morti americani del 1944 è stato scoperto un cippo dedicato alla 34ª Divisione e donato dall’artista Sirio Collina. “Una cerimonia importante che punta alla promozione della cultura della pace” ha detto il sindaco di Vernio Paolo Cecconi che poi ha voluto ringraziare gli ospiti americani che hanno voluto “onorare Vernio della loro presenza”. Don Singlestad uno dei due anziani reduci ha ricordato con profonda emozione quei giorni trascorsi in Val Bisenzio: “Il mio pensiero va ai feriti di quei giorni e a tutti quelli che non ci sono più – ha detto – e sono stati tanti gli amici che su queste colline hanno sacrificato la loro vita per la pace e la democrazia”. “Bisogna tenere sempre viva la memoria per le nuove generazioni – ha poi aggiunto nel suo discorso il presidente della Regione Toscana Claudio Martini – e su questo la Regione da tempo si sta impegnando con forza perché non bisogna mai dare per scontanti i valori come la giustizia, pace e democrazia ma riconquistarli giorno per giorno”. Ennio Saccenti presidente dell’Anci ha voluto ricordare il ruolo dei partigiani che anche in Val di Bisenzio aiutarono le truppe statunitensi durante la battaglia della Linea Gotica per “riscattare la dignità di un popolo” mentre il presidente dell’Unuci di Firenze, il generale Calogero Cirneco con la voce rotta dall’emozione come ex comandante dei reparti paracadutisti, ha ricordato che i soldati “fanno la guerra ma per avere la pace”.
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