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L’appuntamento è fissato per domani, martedì 8 dicembre, alle ore 15 a Carmignano quando il percorso pedonale “Belvedere Bocci” che collega viale Beato Giovanni Parenti e via Pietro Nencioni realizzato dall’assessorato ai Lavori Pubblici, sarà intitolato al padre francescano Padre Anastasio Bocci. Alla cerimonia saranno presenti il sindaco Doriano Cirri e l’assessore ai lavori Pubblici Elisa Drovandi. Questa inaugurazione si svolge a distanza di un anno dal centenario della morte di Padre Anastasio Bocci la cui storia è legata alla costruzione di un ospedale in un epoca in cui le malattie venivano curate con improbabili rimedi “fai da te”. Siamo alla fine del ‘800 e la situazione dell’assistenza sociale e della sanità era un vera spina nel fianco per gli amministratori di allora, tanto che avevano deliberato il progetto ambizioso di costruire un ospedale proprio qui a Carmignano. Ma l’opera si presenta così onerosa da non potersi concretizzare. Qui si fa avanti il carmignanese Padre Anastasio Bocci – umile frate francescano, scrittore, sociologo, pedagogo, filantropo, sensibile alle pessime condizioni di vita e abitativa della maggior parte del popolazione carmignanese – per abbracciare con slancio generoso e con una forte dose di “impertinenza”, il progetto, tanto da gettarne le fondamenta. Ma, come leggeremo nei volumi, il frate, ormai malato e malridotto, incontrerà tanti e poi tanti ostacoli che porteranno inevitabilmente al fallimento. Lo scorso anno, in occasione della ricorrenza del centenario della sua morte, si è costituito un comitato con il preciso scopo di far conoscere le straordinarie doti di questo frate “scomodo”, la sua influenza nel panorama culturale e scientifico dell’epoca, adoperandosi nel sostenere la presentazione di due pubblicazioni (“L’amico del popolo” di Nicola Gori e “Corpo infermo e anima di ferro” di Silvano Gelli).