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Se non fosse per il contesto e per il comprensibile dolore dei familiari, la saga dei cimiteri comunali di Cantagallo potrebbe fornire elementi per girarvi un film comico. Prima, la scorsa estate, le tombe scavate troppo strette nei camposanti di Usella e Migliana, con le bare che non entravano e i familiari dei defunti costretti ad attendere il ritorno degli operai per allargare lo scavo. Adesso il caso della fossa “fantasma”, denunciato da Alessandro Logli, capogruppo della lista civica “La Città per noi”. In pratica il corteo funebre è arrivato al cimitero per dare l’ultimo saluto al defunto, quando familiari e amici hanno scoperto che la fossa destinata ad accogliere la bara non era stata scavata. Probabilmente perché gli addetti avevano sbagliato e avevano scavato in uno degli altri 5 cimiteri del comune. Per fortuna stavolta il disagio è stato contenuto, visto che gli operai sono riusciti a porre rimedio mentre veniva officiata la funzione funebre.”Purtroppo – commenta Logli – Cantagallo non è nuovo a episodi sgradevoli che riguardano i suoi cimiteri. I problemi sono iniziati da quando la gestione di tutte le attività cimiteriali è stata affidata all’Asm. Già a luglio abbiamo presentato un’interrogazione al Comune chiedendo la revisione della convenzione con Asm, che oltre ai cimiteri riguarda anche il verde pubblico. Adesso faremo una seconda interrogazione”.