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Torna l’appuntamento con il fascino e la devozione della Processione di Gesù Morto Redentore di Comeana: una rievocazione storico-religiosa che va oltre la classica Via Crucis, recitata per le vie del paese, e che risale al Medioevo, quando per spiegare al popolo la vita di Cristo o dei santi valeva più un’immagine di mille parole. A Comeana si sfilava il Giovedì Santo, non il venerdì. E come allora anche oggi, ogni tre anni, centinaia di persone tornano in piazza e raccontano a loro modo, tre giorni prima di Pasqua, le ultime ore di Gesù. L’appuntamento quest’anno è per giovedì 9 aprile alle ore 21, con ingresso gratuito. A organizzare questa grande rievocazione storica e religiosa è un comitato spontaneo di cittadini, che nelle settimane e nei mesi che precedono la festa si riunisce nelle stanze della Compagnia, di fianco alla chiesa parrocchiale del paese. Tutta l’organizzazione si regge sul volontariato; un contributo importante arriva dall’amministrazione comunale, dalla Provincia di Prato e dagli abitanti del paese. C’è chi pensa alla ‘regia’, perché oltre a pensare alle scene è necessario disporre seicento persone e sessanta cavalieri per strada, cosa per niente semplice: il corteo alla fine misura più di un chilometro e mezzo. C’è chi pensa al percorso. E c’è chi cuce i costumi o lavora a risistemare quelli più vecchi.Non si sa di preciso quando la festa sia nata. Le sue origini furono comunque ispirate dalla Confraternita del Santissimo Sacramento, che fu fondata nel 1599. La sera del giovedì Santo inizia in Piazza Cesare Battisti a Comeana con un processo, quello che nel sinedrio duemila anni fa vide protagonista in Palestina Gesù Cristo, e si chiude con la crocifissione, tra lampi e tuoni ricreati ad arte, il recitato in sottofondo scandito da un crescendo musicale e qualche migliaio di spettatori in assoluto silenzio. Nel mezzo ci stanno sei chilometri di processione che attraversa tutte le strade del paese strada. Sfilano con Gesù Pilato, il presidente del Sinedrio Caifa, Giuda, Longino e Crocifero e poi in un turbine di colori, dal rosso al blu, dal giallo al bianco e al celeste, le donne palestinesi e le dame patrizie, i legionari. Di seguito, con la banda, arriva la parte sacra e religiosa ed il carro della Madonna scortato dai Carabinieri.Per quanto riguarda la viabilità il centro di Comeana sarà chiuso al traffico per tutta la durata della Processione. Quindi gli organizzatori consigliano di parcheggiare le auto nel parcheggio del Cimitero per chi proviene da Poggio a Caiano oppure nella zona industriale per chi viene da Signa.