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"Non è che c'è una scelta particolare: la Toscana si è ritrovata in questa situazione, il ministro ci ha detto che i dati dall'1 al 9 di novembre per la Toscana erano molto molto preoccupanti", per cui "è stata decisa la zona rossa per vedere se si piega rapidamente il numero dei contagi e si riesce a ripartire il prima possibile". Lo ha detto il sindaco di Prato Matteo Biffoni, anche presidente di Anci Toscana, in una diretta social per spiegare le novità dovute all'ingresso della regione in zona rossa Covid.
"Stiamo aspettando le 'Faq', le precisazioni del governo, certe cose nemmeno noi le sappiamo di preciso", ha affermato Biffoni, che ha risposto alle domande poste dai cittadini nei commenti alle dirette su Facebook e Instagram. "Capisco la rabbia – ha spiegato – capisco l'ansia e capisco la preoccupazione, perché io sono in prima linea e non mi diverto a fare il sindaco nella pandemia, però questo è quello ci è dato vivere e si cerca di affrontarlo al meglio possibile. Però lo dico a tanti 'fenomeni' che hanno scritto: non lo decide il sindaco, dove siamo. Non è una cosa che sta succedendo a Prato, funziona così nel mondo, e tutti sono a cercare un modo per uscirne il più possibile sani".
Ai microfoni di Toscana Tv ha poi aggiunto: "Chiedo al governo soldi e subito. Ieri ho sentito il ministro Speranza e ho ribadito che noi siamo pronti a tutto, ma voglio che in cambio ci siano ristori immediati senza burocrazia perché il vero tema è questo. Nella prima fase della pandemia abbiamo assistito a troppe complicazioni e procedure farraginose per avere aiuti e rimborsi. E' stato come scalare il Monte Bianco con le scarpe da tennis. Una fatica bestiale, un calvario per imprenditori, professionisti e dipendenti. Tutto questo non ci deve più essere. Il sostegno deve essere immediato per chi ha visto chiuso o ridotto il proprio lavoro".
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