Zero on line per sette giorni, gli studenti del liceo scientifico San Niccolò verso la sfida

Disconnessi per sette giorni. Per sette giorni liberi da internet, social, chat, app, login, password, download, link, mailbox. E' possibile? Si può vivere senza navigare? A dare la risposta sarà l'esperimento a cui prenderà parte dal 15 al 22 maggio la cinquantina di studenti del liceo scientifico di San Niccolò che, su suggerimento del professore di storia e filosofia Lorenzo Delli, proveranno a stare completamente a digiuno di mondo virtuale. Ci proveranno loro e alcuni insegnanti tra i quali, ovviamente, lo stesso promotore. Una sfida che non prevede vincitori e vinti, né premi e penalità. “L'obiettivo è acquisire consapevolezza sull'uso e l'abuso del telefonino – spiega Delli – e monitorare la resistenza dei ragazzi a stare disconnessi. L'idea mi è venuta leggendo un articolo che dava conto dell'esperimento in una scuola superiore della Lombardia dove però off limits erano stati dichiarati solo i social, mentre io ho trovato curioso, interessante e stimolante coinvolgere i miei studenti in questa sorta di test a tutto tondo”. Insomma, zero on line.

“Devo dire che la proposta è stata accolta con entusiasmo da alcuni e con timore da altri”. Due estremi, due facce della stessa medaglia, quella nata e cresciuta con la tecnologia a portata di mano che consente tutto, sempre, in ogni momento, da ogni luogo. “Con un telefonino connesso a internet tutto è possibile – commenta Lorenzo Dallai – si può messaggiare all'amico, scaricare la canzone preferita, fare shopping, vedere un video, interagire con chiunque nel mondo attraverso i social e altre mille canali che talvolta io stesso scopro proprio dai ragazzi”. Il professore è partito da un'analisi condivisa con gli studenti chiamati a dare una definizione alla parola “dipendenza” e poi un giudizio sul loro grado di “dipendenti dal cellulare”. Ampio il ventaglio delle risposte che hanno rivelato consapevolezza: “C'è chi si è dichiarato totalmente e ininterrottamente dipendente e chi ha raccontato di essere rimasto senza telefonino per tre giorni e di aver apprezzato la libertà che la disconnessione produce – spiega il professore della scientifico San Niccolò – chi ha detto di non poter nemmeno pensare di stare senza cellulare e chi ha riconosciuto che forse sì, si può fare o almeno provare”. Di più: “Tutti si rendono conto della deriva negativa a cui può portare questo strumento ma tutti tendono a enfatizzare gli aspetti positivi e a sminuire quelli negativi. Alla fine il telefonino è utile, ancor di più se connesso alla rete”. L'analisi ha dato anche un'altra indicazione: sono le femmine ad essere più legate alle potenzialità del telefonino e sono loro ad aver espresso maggiore scetticismo sulla proposta di provare a stare sette giorni senza rete. Più dipendenti dei maschi, ma saranno i risultati dell'esperimento a dare certezze. Sempre che qualcuno arrivi al settimo giorno. “E' un test sulla fiducia – dice Lorenzo Delli – e siccome non ci sono premi, non ci sono agevolazioni, non ci sono classifiche ma solo l'adesione ad un monitoraggio, credo nell'onestà dei miei studenti. Perché non dovrei? In fondo, attraverso alcune chat è facile vedere chi è connesso e chi no, ma soprattutto perché barare”? E intanto diventa off limits anche il registro elettronico: poco male questo, il buon vecchio diario esiste. E funziona.