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Fino a non molti anni fa l’essere di Prato era una nota di vanto per chi a Prato ci abitava o ci lavorava. Ora non più. O almeno è quanto si ricava dai dati della ricerca Irpet sui livelli di soddisfazione dei toscani rispetto alla vivibilità del luogo dove abitano. Ebbene, noi pratesi, in questa speciale classifica, siamo all’ultimo posto: il 12,1% non è soddisfatto del luogo dove vive. Dietro, ma ben staccate, ci sono Massa Carrara con il 10,3% e Firenze con l’8,3%. Lontanissime anni luce realtà che un tempo non avevano nulla da invidiare a Prato, come Arezzo (appena il 4,2% di scontenti) e Siena, con il 4,4% di residenti che vorrebbero vivere altrove.Sono solo numeri, certo, e come tali vanno presi. Però sono indicativi del sentimento generale che da qualche anno circola in città. Sentimento acuito, poi, dalla crisi economica, visto che quasi un pratese su due (42,6%) ha indicato nell’industria-artigianato l’aspetto da tutelare e sviluppare. Unica nota lieta di questa ricerca, piuttosto impietosa con Prato, è data dalle percentuali relative al verde pubblico: qui i pratesi sono soddisfatti degli spazi pubblici con addirittura l’87,2% degli intervistati che dichiara di avere a disposizione verde pubblico facilmente raggiungibile.
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