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Visite guidate al Misericordia e Dolce alla scoperta dei tesori nascosti


L'8 ottobre in occasione della seconda Giornata Nazionale Ospedali Storici Italiani. Tour alle 10 e alle 15 per scoprire la storia del nosocomio nato nel 1545 dall'unificazione, voluta dal granduca Cosimo I Medici, dei due maggiori ospedali cittadini


Redazione


Gli ospedali storici aprono le porte e svelano i tesori di arte e cultura che custodiscono. Accade per la Giornata Nazionale Ospedali Storici Italiani la cui seconda edizione si svolgerà l'8 ottobre.
A Prato partecipa l'Ospedale Misericordia e Dolce (Piazza Ospedale, 5), dove verranno fatte visite guidate alle 10 e alle 15 (durata 2 ore, max 40 persone per turno, prenotazione obbligatoria [email protected]). La città a ottobre ricorda i dieci anni del trasferimento dei pazienti e delle attività del “vecchio” Ospedale Misericordia e Dolce al Nuovo ospedale di Prato. 
La Giornata nazionale dedicata agli ospedali storici italiani è organizzata da Acosi– Associazione Culturale Ospedali Storici Italiani insieme alle varie realtà che, come la Fondazione Santa Maria Nuova Onlus, valorizzano questo patrimonio storico-artistico organizzando in tutta Italia visite guidate gratuite. Acosi, associazione culturale senza scopo di lucro, è nata nel 2019 grazie alla collaborazione di Aziende Sanitarie ed Ospedaliere, Ircss, enti di assistenza ed associazioni mutualistiche italiane con lo scopo di conservare, valorizzare e promuovere i loro patrimoni artistici, storici, culturali ed architettonici.
“Gli ospedali- ommenta Giancarlo Landini presidente della Fondazione Santa Maria Nuova.-  sono luoghi di inestimabile valore: offrono assistenza sanitaria ma sono anche dei veri e propri musei, ricchi di opere d'arte, storia e cultura. Questa iniziativa offre l'occasione ai cittadini di conoscere gli ospedali non solo come luoghi di cura e accoglienza ma anche come beni storici e artistici, attraverso percorsi guidati ed eventi” c
Ospedale Misericordia e Dolce
Istituito nel 1545 dall'unificazione, voluta dal granduca Cosimo I Medici, dei due maggiori ospedali cittadini, L’Ospedale Misericordia e Dolce venne sottoposto al controllo del Comune di Prato. Il Comune amministrò l'ospedale fino alla fine del sec. XVI quando il governo passò ai Capitani dell'Ospedale di Santa Maria del Bigallo di Firenze. L'ospedale continuò le attività di assistenza agli infermi e di accoglienza ai bambini abbandonati che era stata propria dei due più antichi istituti. Nel 1788 Pietro Leopoldo, dopo aver assegnato all'ente le rendite del soppresso monastero di Santa Caterina di Prato, ordinò che la giurisdizione sopra l'ospedale tornasse al Comune. Nel 1895, quando il fenomeno dell'abbandono aveva ormai assunto proporzioni meno drammatiche, l'ospedale cessò l'attività di orfanotrofio, raccolta da altri istituti cittadini.

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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