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E' un bollettino di guerra il rapporto 2018 del centro antiviolenza La Nara di Prato pubblicato oggi, 19 novembre, in occasione della presentazione del programma delle iniziative del Comune di Prato per il 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Al 31 ottobre, si registrano già 20 casi in più di tutto il 2017. In particolare il Centro La Nara segue 243 nuovi accessi e 73 provenienti da anni precedenti che sono stati inseriti in un percorso di assistenza e recupero, per un totale di 316 donne maltrattate.
Tra i nuovi accessi, spesso, spuntano vecchie conoscenze: "Si tratta di donne che iniziano un percorso e poi lo interrompono per poi ricominciarlo. – spiega Francesca Ranaldi responsabile del Centro – Noi lo chiamiamo tecnicamente "stop and go". Spesso l'interruzione avviene in concomitanza con un periodo che definiamo "luna di miele". Le donne poi non riescono a credere che il loro compagno/marito/ fidanzato possa arrivare a ucciderle, senza considerare il senso di colpa su cui spesso viene fatta leva. Non è un caso che molte donne non denuncino o se ci riescono, dopo poco ritirino tutto e che le querele presentate dopo un percorso di accompagnamento abbiano maggiore durata".
Tra i nuovi accessi, spesso, spuntano vecchie conoscenze: "Si tratta di donne che iniziano un percorso e poi lo interrompono per poi ricominciarlo. – spiega Francesca Ranaldi responsabile del Centro – Noi lo chiamiamo tecnicamente "stop and go". Spesso l'interruzione avviene in concomitanza con un periodo che definiamo "luna di miele". Le donne poi non riescono a credere che il loro compagno/marito/ fidanzato possa arrivare a ucciderle, senza considerare il senso di colpa su cui spesso viene fatta leva. Non è un caso che molte donne non denuncino o se ci riescono, dopo poco ritirino tutto e che le querele presentate dopo un percorso di accompagnamento abbiano maggiore durata".
E' possibile anche disegnare un identikit delle vittime sulla base della casistica registrata dall'associazione pratese. Sono soprattutto italiane, che rappresentano la metà del totale seguite dalle marocchine e dalle romene. In genere sono sposate o conviventi, ha almeno il diploma (93 diploma e 22 laurea) e comunque un livello più alto del maltrattante. La maggior parte dei casi ha un'età compresa tra i 30 e i 49 anni, ma sempre più di frequente capitano giovani tra i 18 e i 28 anni. Aumentano anche i casi di violenza a donne in stato di gravidanza o che abbiamo partorito da poco. "Questo, probabilmente, è legato al forte senso del possesso che contraddistingue questo tipo di uomini. – spiega Loredana Dragone del Centro La Nara – Si sentono minacciati dalla nascita di un bambino, temono di perdere terreno e il rapporto esclusivo con la compagna".
Il Centro antiviolenza La Nara si trova in via Verdi 13 ed è aperto dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, mentre il venerdì dalle 9 alle 13. La linea telefonica 0574/34472 è attiva tutti i pomeriggi dalle 15 alle 18 dal lunedì al giovedì. In alternativa c'è il numero ministeriale gratuito attivo 24 ore su 24 e collegato al Centro La Nara, 1522.
