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Il Consiglio provinciale ha approvato a maggioranza la delibera per il riassetto della Fil, dopo l’approvazione da parte dell’assemblea dei soci del nuovo assetto societario con capitale solo pubblico. Il provvedimento prevedeva anche alcune modifiche allo statuto ed allo schema di convenzione fra gli enti locali soci di Fil ed il business plan. Voto favorevole è stato espresso da Pd, Idv e Udc, mentre i gruppi Pdl e Lega Nord hanno optato per l’astensione.La vice presidente Ambra Giorgi, coadiuvata dall’assessore al Bilancio Gabriella Melighetti, ha riassunto il percorso che ha portato la Provincia ad acquisire le quote di partecipazione in possesso dei soci privati in modo da rispettare le normative in materia di affidamento di servizi (mantenendo quindi a Fil i soli servizi inerenti il mercato del lavoro, il centro per l’impiego e la formazione per le fasce deboli e lasciando al mercato la formazione). “Nello statuto, che fra l’altro prevede un Consiglio di amministrazione di 3 membri invece che 9, è stata lasciata una finestra per l’adesione di altri Comuni e si istituisce il Comitato d’indirizzo, strumento che permetterà di proseguire quella concertazione e programmazione condivisa con le parti sociali che è stata l’elemento vincente della Fil in questi anni”, ha concluso Giorgi.Il presidente della Quinta Commissione Gelsumini e Giulia Anichini (Pd) hanno sottolineato come il riassetto sia stato effettuato senza nessuna interruzione del servizio, che sarebbe stata un problema in un momento difficile come quello che il distretto sta attraversando, e come in questi anni Fil abbia dimostrato professionalità ed efficacia nella gestione dei servizi. Francesco Querci, capogruppo Udc, ha invece dichiarato piena condivisione anche alle modifiche dello statuto ed espresso voto favorevole. Il capogruppo Pdl Cristina Attucci ha annunciato il voto di astensione perché la delibera conteneva anche un business plain della società. Riccardo Bini (Pdl) ha sottolineato comunque la soddisfazione per la divisione delle attività del centro dell’impiego da quelle della formazione e la riduzione del Consiglio di amministrazione. “Faremo un monitoraggio attento sui fondi destinati alla formazione perché sono fondamentali per sostenere l’occupazione”, ha concluso Bini.
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