Torna in sicurezza il primo tratto del Gorone che va dal Cavalciotto alla Gualchiera,. Stamani la presentazione dell'intervento voluto dagli assessori Valerio Barberis e Filippo Alessi. Il Comune ha rimosso le decine di orti abusivi che da anni sorgevano non solo sui terreni comunali lungo l'argine, ma praticamente anche nell'alveo lungo un tratto di ben 350metri. Come si vede dalle foto scattate prima dell'intervento (vedi qui in basso), in molti casi gli steccati degli orti avevano sconfinato nel letto del fosso per far affluire l'acqua in invasi per la coltivazione.
Si creavano così pericolosi tappi e restringimenti che bloccavano o rallentavano il deflusso dell'acqua con l'altissimo rischio di allagamenti in caso di pioggia. L'operazione, realizzata tra novembre e dicembre, ha comportato la completa ripulitura dell'area e la risagomatura di argini e gora per un costo di 30mila euro a cui si deve aggiungere lo smaltimento del materiale rimosso da parte di Asm.
L'intervento è il primo tassello di un più ampio progetto che non intende solo rimettere in sicurezza le aree, ma anche recuperare e valorizzare il sistema delle gore e del Gorone (è lungo 2 chilometri e arriva fino a piazza del Mercato Nuovo), sistema idraulico unico nel suo genere nato attorno al 1100 e poi sfruttato anche dal distretto tessile. L'idea del Comune è di recuperare storia e ambiente ma anche di sfruttare le potenzialità dei salti dell'acqua con delle turbine. Tre elementi che insieme potrebbero attrarre investimenti europei. Per questo, con l'appoggio del Comune il CNR parteciperà al bando regionale di ricerca sullo sfruttamento energetico del sistema acqua con uno studio che riguarda appunto il sistema delle gore e anche la falda acquifera.
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