Rimosse le auto, l'ultima ieri 2 agosto, ma non i detriti dell'incendio che la notte fra il 19 e il 20 luglio ha bruciato sei macchine in via Balbo.(leggi)
Lungo la strada sono stati lasciati due grossi sacchi con le ceneri composte da materiale elettrico, plastica e metallo mentre una parte è rimasto sull'asfalto, un piccolo mucchio che si va assottigliando e disperdendo nell'aria. “E' Una situazione pericolosa per la salute – spiega Carlo Gasperini a nome dei residenti del civico 90 – sono polveri sottili tossiche che basta una brezza di vento per portarle via, entrano in casa ma soprattutto nei nostri polmoni”. Tutti i giorni gli abitanti del condominio passano l'aspirapolvere, anche nell'atrio, per levare lo strato di cenere. “E' impressionante – continua Gasperini – la quantità di polvere che si aspira, per non parlare dello stato dei filtri , credo sia una situazione analoga a quella dei nostri polmoni”.
Per oltre dieci giorni le carcasse delle macchine sono rimaste lungo la strada, creando disagi e preoccupazione da parte dei residenti: “Mentre le levavano – conclude Gasperini – potevano ritirare anche le ceneri, che senso ha lasciarle lì? Non solo quelle nei sacchi, ma a maggior ragione le altre che sono della stessa composizione. Non possiamo certo raccogliere e metterle nei cassonetti dell'indifferenziato”. Effettivamente la maggior parte dei detriti è stata raccolta nei sacchi, non si capisce come mai una parte non sia stata messa in sicurezza.
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