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E' partito in serata dall'Interporto della Toscana centrale e arriverà in Polonia il prossimo 13 aprile il treno merci carico di aiuti umanitari per l'Ucraina. A salutare la partenza del convoglio c'erano anche il capo della protezione civile Fabrizio Curcio, il presidente della Regione Eugenio Giani e i vertici del gruppo Ferrovie dello Stato. "In questo momento – ha affermato Curcio – la Protezione civile si dedica all'assistenza in loco, in Ucraina e nei Paesi limitrofi, e quella sul fronte interno dell'accoglienza: 87mila ad oggi, di cui il 50% donne il 40% bambini, il 10% uomini sopra i sessant'anni. Oggi si sostanzia anche visivamente quella che è la generosità del Paese con la sua filiera e la capacità di fare squadra in una regione importante come la Toscana, punto di riferimento per i sistemi di protezione civile nazionale".
Il treno arriverà in un centro di smistamento polacco a pochi chilometri da Leopoli lungo oltre mille e trecento chilometri di strada ferrata, passando attraverso Austria e Repubblica Ceca.
Gli aiuti saranno poi instradati verso l'Ucraina. Un progetto articolato realizzato a tempo record, frutto del lavoro di squadra tra istituzioni e mondo del volontariato: "Questo treno rappresenta la nostra voglia di esser vicini al popolo ucraino dal punto di vista umanitario – ha affermato il presidente Giani – in Toscana sono attualmente 8280 i profughi ucraini ospitati, di cui il 43% minori. Il 70% sono ora ospitati presso altre famiglie".
Gli aiuti saranno poi instradati verso l'Ucraina. Un progetto articolato realizzato a tempo record, frutto del lavoro di squadra tra istituzioni e mondo del volontariato: "Questo treno rappresenta la nostra voglia di esser vicini al popolo ucraino dal punto di vista umanitario – ha affermato il presidente Giani – in Toscana sono attualmente 8280 i profughi ucraini ospitati, di cui il 43% minori. Il 70% sono ora ospitati presso altre famiglie".
Il treno è composto da 14 vagoni al cui interno sono stati sistemati 533 pallet con generi di prima necessità, acqua, medicinali, prodotti per bambini, coperte. A Verona si aggiungeranno 11 ulteriori vagoni e in Friuli altri due. Ventisette vagoni pari a mille tonnellate di aiuti umanitari che rappresentano il cuore della Toscana e di tutta Italia. "Non riesco a esprimere con le parole ciò che sente il mio cuore per quello che state facendo per il nostro popolo. – Oxana Polataitchouk, rappresentante del consolato ucraino, presente alla partenza del treno – Vi siamo infinitamente grati. Non lo dimenticheremo"
Il sindaco Matteo Biffoni ha ricordato che tutto è partito da un'idea del Comune di Prato e della società Interporto della Toscana centrale: "In tutto questo c'è il logo della nostra città e il lavoro del comitato Prato Pro emergenze che ha individuato in questa soluzione il modo migliore per dare corpo alla generosità dei cittadini e delle associazioni. E' un motivo di orgoglio ma è anche il senso di fare ciò che ora bisogna fare: dare una mano".
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