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La corsa alla successione di Marco Romagnoli e di Massimo Logli si presenta quanto mai affollata. Scaduto il termine per la presentazione di liste e candidature, sono ben dieci gli aspiranti alla poltrona di sindaco, mentre per la Provincia corrono in nove. Numeri che fanno una certa impressione se si considera che cinque anni fa si erano candidati in sette per il sindaco e solo in cinque per la presidenza della Provincia. Le liste, invece, sono 23 per il consiglio comunale e “solo” 14 per quello provinciale. Adesso, naturalmente, bisognerà aspettare il via libera definitivo della commissione elettorale, poi partirà ufficialmente la campagna elettorale. Ma ecco come partiti e movimenti si presentano sulla griglia di partenza. I dieci candidati a sindaco sono Massimo Carlesi (Pd, sostenuto anche da Sinistra&Libertà, Italia dei Valori, Comunisti italiani, Movimento repubblicani europei e Partito liberale-Insieme per Prato); Roberto Cenni (indipendente, con lui nove liste: Pdl, lega Nord, Udc, La Destra, Taiti per Prato, Giovani Pratesi, Socialisti riformisti, Prato Civica, Pensionati democratici italiani); Aldo Milone (Prato libera & sicura); Paolo Paoletti (Rifondazione comunista); Maila Ermini (Per il bene comune); Renzo Bellandi (Sinistra rossoverde); Fausto Barosco (lista Beppe Grillo); Alessandro Rubino (Libertà, legalità, novità); Gianni cerzoso (Democrazia cristiana); Francesco Mazzeo (Socialisti per le libertà).In Provincia, invece, i candidati alla presidenza sono Lamberto gestri (Pd, Sinistra&libertà, Italia dei valori, Comunisti italiani); Cristina Attucci (Pdl, lega Nord, La Destra); Francesco Querci (Udc); Bruno Gualtieri (Prato libera&sicura); Calogero Messina (Rifondazione comunista); Lanfranco Nosi (Sinistra rossoverde); Giuseppe La Gamba (La città per noi), Salvatore Pirronello (Sociliasti per le libertà) e Raul cangemi (Democrazia cristiana).
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