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Digeriti, talvolta con il mal di pancia, i risultati del primo turno, il mondo politico pratese è già tutto proiettato al ballottaggio che tra due settimane dovrà scegliere chi sarà a succedere a Marco Romagnoli sulla poltrona più importante della città. Una novità assoluta per Prato, questa del ballottaggio, che metterà di fronte il candidato del centrosinistra Massimo carlesi e quello del centrodestra Roberto Cenni. Sulla linea di partenza Carlesi è in pole position, vantando quei 2.467 voti in più ottenuti al primo turno. Uno scarto, comunque, davvero esiguo. Saranno fondamentali, dunque, le mosse dei due schieramenti, per intercettare i voti finiti agli altri sette candidati in lizza al primo turno. Carlesi potrebbe fare affidamento sull’1,7% ottenuto da Paolo Paoletti, di Rifondazione. Mentre il buon 1,7% strappato dal “grillino” Fausto Barosco è conteso sia da centrosinistra sia da centrodestra. Anzi, Roberto Cenni ha ribadito di avere avuto carta bianca e di non avere preclusioni, nemmeno nei confronti di Paoletti: “L’importante – ha detto – è che ci siano punti di contatto programmatici. Una volta trovati quelli non vedo perché non si possa stringere un’alleanza. Ad esempio ci sono convergenze con barosco e Paoletti su urbanistica ed ecologia”. Chi sembra aver già deciso è Aldo Milone, pronto a portare in dote a Cenni il 2,7% ottenuto dalla sua Prato Libera e sicura, un risultato sicuramente inferiore alle attese della vigilia.