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Vasca pronta ma non ancora in funzione, l’ospedale finisce sotto l’acqua


Anche oggi acqua e fango nei sotterranei. Pronto soccorso ancora off limits, il 118 dirotta le ambulanze su Firenze e Pistoia. Ecco perché la vasca da oltre 25mila metri cubi di acqua non è ancora completamente in funzione


Redazione


La furia dell’acqua non ha risparmiato il Santo Stefano e sopratutto il suo pronto soccorso. Dal tardo pomeriggio di ieri, 2 novembre, il sottosuolo e il piano terra sono allagati. L’allagamento del corridoio interrato che serve come collegamento tra le varie parti dell’ospedale, ha comportato ulteriori disagi come l’impossibilità di utilizzare gli ascensori.
Con il passare delle ore e grazie al lavoro incessante del personale e delle pompe, l’acqua si sta ritirando ma lascia spazio al fango. Una situazione difficilissima vista la delicatezza del luogo che richiede il ripristino in tempi certi e condizioni igienico-sanitarie ottimali. Il 118 continua a dirottare i pazienti pratesi negli altri ospedali, Firenze soprattutto ma anche Pistoia. Le autopresentazioni (con mezzo proprio) al pronto soccorso, sono state accolte e visitate in uno spazio rimasto asciutto nella zona del triage. Sono state mantenute aperte gran parte delle attività ambulatoriali, tutta l’attività di diagnostica, l’attività chirurgica in urgenza, i parti e il Dh oncologico; per la dialisi al momento sono garantite le urgenze.

Tutto questo di fronte a una vasca d’espansione da oltre 25mila metri cubi già ultimata ma non ancora collaudata e in funzione perché tali passaggi devono essere effettuati necessariamente insieme al sistema di sicurezza idraulica del sottopasso ferroviario di via Ciulli a cui la vasca dovrà essere collegata. Un sistema che ancora non è stato realizzato perché manca il via libera delle Ferrovie ai lavori già appaltati dal Comune. Vasca e via Ciulli devono andare a braccetto, senza l’uno non può partire l’altro.
La Corte d’appello di Firenze, chiamata a esprimersi sul dissequestro del sottopasso dove dieci anni fa morirono annegate tre donne, ha infatti dato il via libera all’operazione proprio in virtù di questa maxi opera idraulica, considerata nel suo insieme, che convoglia le acque del Vella nella vasca quando il reticolo va sotto stress. Esattamente come è successo ieri sera. La beffa è stata avere una vasca pronta a pochi metri dal Santo Stefano, costruita proprio per garantire l’area ospedaliera dalle esondazioni, e non averla potuta sfruttare a pieno.

Come si vede dalla foto, a livello meccanico e naturale, la vasca ha accolto circa 80 centimetri del metro e settanta di altezza disponibile. Per fare il “pieno” avrebbe avuto bisogno del collegamento elettrico che regola le portelle, sostenuto anche dai gruppi elettrogeni. Sistemi che saranno aggiunti quando sarà pronta la messa in sicurezza di via Ciulli. L’obiettivo è finire entro l’anno o all’inizio del 2024. Se fosse stata pronta e attiva, l’opera idraulica sarebbe stata sufficiente a evitare l’allagamento del Santo Stefano? Difficile dirlo visti l’eccezionalità dell’evento e il fiume di acqua che arrivava da nord. In teoria questa vasca copre eventi con tempo di ritorno di 30 e 200 anni e durate da 1 a 36 ore. Il dubbio resterà per sempre.
Presidi territoriali zona Prato. 
Giovannini: al momento chiuso per verifiche in corso. Dalla prima verifica effettuata non risultano gravi danni, infiltrazioni in diversi punti. Alcuni servizi sono inagibili (esempio ufficio Ausili). È in corso la verifica Ascensore. Possibile riapertura già dal pomeriggio.
Vop Cure intermedie: allagamento nel seminterrato, già risolto
La Melgrana Cure intermedie: allagamento nel seminterrato, verifiche ancora in corso per funzionamento ascensori
Distretto Montemurlo: Allagamenti nella notte, ripristino in corso. No Danni
Casa della Salute Vernio: distretto agibile, piazzale antistante però inagibile per fango alto
In linea con l’ordinanza chiusura scuole del Comune, sono chiusi i centri diurni anziani e disabili e per minori, ridotto al minimo assistenza domiciliare infermieristica e sociale, punti prelievi, trasporto sociale.
Gli altri presidi: Distretto Poggio a Caiano, Distretto Carmignano, Distretto Prato Sud, Distretto Vaiano, Hospice, Odontoiatria, non presentano criticità.
 La furia dell’acqua non ha risparmiato il Santo Stefano e sopratutto il suo pronto soccorso. Dal tardo pomeriggio di ieri, 2 novembre, il sottosuolo e il piano terra sono allagati. L’allagamento del corridoio interrato che serve come collegamento tra le varie parti dell’ospedale ha comportato ulteriori disagi come l’impossibilità di utilizzare gli ascensori.
Con il passare delle ore e grazie al lavoro incessante del personale e delle pompe, l’acqua si sta ritirando ma lascia spazio al fango. Una situazione difficilissima vista la delicatezza del luogo che richiede il ripristino in tempi certi e condizioni igienico-sanitarie ottimali. Il 118 continua a dirottare i pazienti pratesi negli altri ospedali, Firenze soprattutto ma anche Pistoia. Il Le autopresentazioni (con mezzo proprio) al pronto soccorso, sono state accolte e visitate in uno spazio rimasto asciutto nella zona del triage. Sono state mantenute aperte gran parte delle attività ambulatoriali, tutta l’attività di diagnostica, l’attività chirurgica in urgenza, i parti e il Dh oncologico; per la dialisi al momento sono garantite le urgenze.
Tutto questo di fronte a una vasca d’espansione da …..metri cubi già ultimata ma non ancora collaudata e in funzione perché tali passaggi devono essere effettuati necessariamente insieme al sistema di sicurezza idraulica del sottopasso ferroviario di via Ciulli a cui la vasca dovrà essere collegata. Un sistema che ancora non è stato realizzato perché manca il via libera ai lavori delle Ferrovie. 
La Corte d’appello di Firenze, chiamata a esprimersi sul dissequestro del sottopasso dove dieci anni fa morirono annegate tre donne, ha dato il via libera all’operazione proprio in virtù di questa maxi opera idraulica che convoglia le acque del Vella nella vasca quando il reticolo va sotto stress. Esattamente come è successo ieri sera. La beffa è stata avere una vasca pronta a pochi metri dal Santo Stefano, costruita proprio per garantire l’area ospedaliera dalle esondazioni, e non averla potuta sfruttare a pieno. 
Presidi territoriali zona Prato. 
Giovannini: al momento chiuso per verifiche in corso. Dalla prima verifica effettuata non risultano gravi danni, infiltrazioni in diversi punti. Alcuni servizi sono inagibili (esempio ufficio Ausili). È in corso la verifica Ascensore. Possibile riapertura già dal pomeriggio.
Vop Cure intermedie: allagamento nel seminterrato, già risolto
La Melgrana Cure intermedie: allagamento nel seminterrato, verifiche ancora in corso per funzionamento ascensori
Distretto Montemurlo: Allagamenti nella notte, ripristino in corso. No Danni
Casa della Salute Vernio: distretto agibile, piazzale antistante però inagibile per fango alto
In linea con l’ordinanza chiusura scuole del Comune, sono chiusi i centri diurni anziani e disabili e per minori, ridotto al minimo assistenza domiciliare infermieristica e sociale, punti prelievi, trasporto sociale.
Gli altri presidi: Distretto Poggio a Caiano, Distretto Carmignano, Distretto Prato Sud, Distretto Vaiano, Hospice, Odontoiatria, non presentano criticità. (e.b.)
 

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
Iscrizione al Roc n° 20.901

Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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