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Vaccinazione ultra80enni, triplicano le dosi per ogni medico ma la Toscana resta fanalino di coda


Impietosa la classifica nazionale della Fondazione Gimbe per la nostra regione. Si corre ai ripari: previste anche dosi aggiuntive nel fine settimana di Pasqua per chi ha più assistiti ultraottantenni


Redazione


Sulla vaccinazione Pfizer degli ultraottantenni  la Regione triplica le dosi a disposizione di ogni medico e amplia l'agenda ai superfestivi quali Pasqua con l'obiettivo di chiudere il giro delle prime dosi per il 25 aprile e tutto il ciclo a metà maggio.
In sostanza si corre ai ripari per tentare di sfilarsi di dosso la maglia nera nazionale per gli over 80 (sesta posizione per prime dosi vaccinazioni in generale). Secondo la classifica stilata dalla Fondazione Gimbe, infatti, la Toscana è ultima per somministrazione della prima dose e penultima per la seconda ai più anziani. D'altronde, sin dall'inizio e per il successivo mese i medici di medicina generale, a cui è stato affidata questa fascia di popolazione, hanno avuto a disposizione una sola fiala a settimana, pari a sei dosi. 
Premesso che il Pfizer è usato sia per il variegato mondo della sanità che per gli ultraottantenni, questo numero ridicolo è sì frutto del taglio delle forniture a livello nazionale da parte della casa produttrice, ma anche di scelte discutibili in sede di avvio della Fase 1 quando, oltre agli operatori sanitari e sociosanitari, sono stati inseriti nelle vaccinazioni dipendenti delle Asl quali gli amministrativi che non hanno alcun contatto con casi positivi. Di fronte a una riduzione degli ordinativi Pfizer, il risultato è stato che per garantire la seconda dose a queste categorie sono rimasti senza gli ultraottantenni, ossia la fascia di popolazione che in caso di contagio rischia di più. 
Ora la Regione cerca di voltare pagina. Dalla prossima settima ogni medico di medicina generale avrà 3 fiale pari a 18 dosi. Sono previste assegnazioni aggiuntive nel fine settimana di Pasqua per chi ha molti assistiti over 80 in modo da "tornare in pari". Fino a oggi, invece erano uguali per tutti. 
In particolare ci sarà una fiala (6 dosi) in più per il medico che ha un numero di ultraottantenni che va da 150 a 159;  due fiale (12 dosi) da 160 a 179; tre fiale (18 dosi) da 180 a 194; quattro fiale (24 dosi) da 195 a 229; cinque fiale (30 dosi) tra 230 e 239 e infine 6 fiale (36 dosi) per chi ha più di 240 pazienti over 80. 
Proviamo a calarci nella realtà quotidiana di un medico di medicina generale. Ci aiuta in questo senso il dottor Lorenzo Squilloni che ci apre l'ambulatorio di via dello Sprone a Grignano dove opera con altri sette medici e dove vengono effettuate le vaccinazioni degli assistiti. "Lo abbiamo preferito al Creaf per evitare troppi spostamenti ai nostri pazienti e anche rischiosi mescolamenti con altre persone. Fino a oggi ho somministrato la prima dose a 36 assistiti e la seconda a 6. Questa settimana dovrei fare altre 12 prime dosi e 6 seconde dosi. Mancano all'appello una settantina di assistiti al netto degli impossibilitati a muoversi, una quindicina, che farò non appena terminerò la vaccinazione di chi può venire in ambulatorio. Ho pensato che abbia più rischio di contagio chi è autonomo o quasi. E' vero che gli allettati rischiano di più se lo prendono, ma hanno minor rischio di contagio se i familiari o i badanti seguono alla lettera i nostri consigli. Sarà necessaria un bella organizzazione perchè ho 4 ore di tempo per usare le sei dosi dal momento in cui apro la fiala e muovendomi da una parte all'altra della città non sarà facile. Basterà un contrattempo per andare fuori programma". 
Dunque al termine di questa settimana, il dottor Squilloni avrà ancora 70 anziani da vaccinare. Con 18 dosi a settimana, gli occorrerà un mese per terminare il giro della prima dose.
Altro esempio. Il dottor Niccolò Biancalani deve vaccinare ancora 56 over 80. A 18 dosi a settimana chiuderà la partita delle prime dosi tra tre settimane. 
(e.b.)
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

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Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
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