Basta una firma per salvare la Gualchiera di Coiano e per farlo c’è tempo fino al 30 di novembre; più sono le adesioni maggiore la probabilità di ricevere dal Fai un contributo per la rinascita dell’antica follatura, ormai abbandonata da decenni.
L’idea è partita dall’Associazione salviamo la gualchiera di Coiano, che da due anni si sta prendendo cura del monumento di archeologia industriale, ed è sostenuta anche dal Comune, proprietario dell’immobile, e dall’Associazione ex allievi del Buzzi.
“E’ un luogo storico per Prato – ha sottolineato l’assessore alle attività produttive Daniela Toccafondi – che viene dal passato, ma guarda al futuro. L’idea è di creare uno spazio dedicato alla cultura tessile con visite guidate, ma per farlo non bastano i finanziamenti comunali, serve uno sforzo in più per spiccare il volo”.
Nel 2018 l’amministrazione ha contribuito con 75mila euro che si sommano agli 80 mila per il prossimo anno.
“Tra i progetti a cui stiamo lavorando – ha spiegato il sindaco Matteo Biffoni – anche l’attivazione delle vecchie gore, fondamenta di tutte le attività produttive pratesi, collegando il Cavalciotto con il parco delle Cascine, abbiamo avuto anche un incontro a Roma per stabilire la proprietà della rete che per ora è in parte regionale”. Se il progetto fosse realizzato, tramite l’utilizzo di una turbina, si potrebbero produrre un milione e mezzo di kilowattori per un controvalore di circa 350 mila euro.
Intanto in via sperimentale sta partendo un progetto di miniturbina proprio all’ interno della Gualchiera di Coiano. Sfruttando il margone, la produzione sarebbe limitata a 3 kliowattori, però costituirebbe un primo fondamento per tutto il progetto di rinascita delle gore.
Ma per ora l’associazione si concentra sulla gualchiera: “Con il contributo del Comune – ha spiegato il presidente Roberto Dei – è stata messa in sicurezza una parte dell’edificio e quindi organizzato alcune visite guidate, ora con la possibilità offerta dal Fai vorremmo andare oltre offrendo un’opportunità di conoscenza della storia locale non solo ai pratesi ma anche ai turisti”.
Per firmare ci si può connettere al sito del Fai, oppure recarsi al Museo del Tessuto, all’ufficio turistico e nelle scuole. Nei prossimi fine settimana l'Associazione organizzerà dei banchetti per la raccolta delle firme, uno anche davanti alla biblioteca Lazzerini.
“Abbiamo sposato questa causa – ha spiegato Marco Dominici vice presidente dell’Associazione ex allievi del Buzzi – perché siamo doppiamente legati al tessile, ci faremo promotori presso il nostro istituto scolastico, ma anche coinvolgendo i nostri 600 soci”.