Il profumo del bosco in autunno, il rumore delle scarpe che calpestano le foglie secche e quello del vento che muove le chiome degli alberi, sono indubbiamente immagini che rilassano. Una conclusione abbastanza empirica che però è stata supportata da dati scientifici raccolti dallo psicologo pratese Francesco Becheri responsabile scientifico stazione Pian dei Termini, che ha collaborato con il Cnr in una ricerca dove si è dimostrato come le immagini della natura abbassino sensibilmente il grado di ansia in ciascuno di noi. Il contesto in cui è stata realizzata la ricerca è il periodo di quarantena, l’ambientazione è la riserva dell’Acquerino nel territorio di Cantagallo nella zona del Faggione, i protagonisti sono cento volontari, divisi in due gruppi a cui sono stati proposti rispettivamente il filmato sulla natura e uno che proponeva immagini legate alla vita stressante della città.
“Il risultato che abbiamo ottenuto – spiega Becheri – è di una diminuzione del senso di ansia e di paura, del resto l’uomo, tranne negli ultimi secoli, ha sempre vissuto a stretto contatto con la natura, anzi è parte integrante”. A fare da balsamo, sono i colori, i rumori, per ora non è stato ancora possibile riprodurre gli odori, tanto che il video viene prescritto proprio come se fosse una medicina. “Deve essere visionato una volta al giorno per cinque giorni consecutivi – spiega lo psicologo – con le cuffie sulle orecchie e utilizzando uno schermo di un pc e un tablet, per avere l’immagine il più ampia possibile. Stiamo cercando di proporre questo video anche alla società della salute perché lo utilizzi nelle situazioni di estrema solitudine, ma ovviamente può essere guardato anche dalle tantissime persone che in questi tempi sono chiuse in casa in attesa che termini la quarantena”. Un modo anche per promuovere le bellezze naturali del territorio pratese.
Un video girato nei boschi di Cantagallo per vincere l’ansia e lo stress: la scienza dice che funziona
Uno psicologo pratese lo ha sottoposto a un campione di 50 volontari nell'ambito di una ricerca condotta durante la quarantena primaverile. Altrettante persone hanno visionato invece immagini relative alla città senza ricavare gli stessi benefici
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