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“Questo immobile non s’ha da vendere”. Non ha avuto certo i toni della “grida” manzoniana, ma è sicuro che durante l’ultima riunione di giunta quando gli assessori hanno visto l’elenco dei beni alienabili, lasciato dalla precedente amministrazione, non hanno avuto esitazioni a cassare dalla lista un fondo commerciale di 70 metri quadri in via Borgioli, a San Paolo. Troppo alto il rischio finisse in mano ai cinesi, proprio quando l’intenzione dell’amministrazione è quella di far sentire meno “assediata” una delle zone a più alto tasso di presenza orientale. Così l’immobile, che doveva fruttare circa 70mila euro alle casse comunali, non si venderà più e sarà utilizzato direttamente dal Comune.Quella delle alienazioni è comunque una partita molto delicata per la giunta Cenni. Il piano varato dall’amministrazione Romagnoli prevedeva introiti per 30 milioni di euro nel triennio 2009-2011. Previsione sicuramente ottimistica se si considerata che dei 7 milioni messi in conto per il 2009, ad oggi ne sono entrati in cassa solo briciole: appena 200mila euro. Questo rischia di rendere complicato il reperimento delle risorse necessarie a fare una serie di interventi, soprattutto a favore delle famiglie. C’è quindi molto attesa per vedere i dati di bilancio della semestrale, anche se pare certo che lo scenario che ne uscirà non sarà dei più incoraggianti.
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