“Se passa il messaggio che tutto ciò che è artistico, dal teatro alla musica alla letteratura, sono attività che siamo disposti a non pagare, che chi lavora intorno a questi ambienti, dai fonici agli attori, ai costumisti non meritino di essere remunerati per ciò che fanno, allora è come non riconoscere professionalità e serietà al loro lavoro ed è giusto che chi si impegna a fare arte possa anche viverci” – così Andrea Biagioni, pratese esportato a Firenze con una grande passione per tutto ciò che è comunicazione, spettacolo, musica, risponde in anticipo a chi potrebbe obiettare che 15 euro per uno spettacolo di talenti emergenti (questo si potrebbe pensare) potrebbero essere eccessivi. Il consiglio però è di scoprire cos’è In My Defense di Farrokh Bulsara con Freddie Mercury.
Noto nel pratese per la sua parte attiva nell'organizzazione dell'Urban Blackout Contest, gara-esibizioni di band emergenti che quest'anno per il secondo anno è stata ospitata dal Capanno Blackout, Biagioni lavora senza sosta a questo spettacolo da dicembre. È’ un progetto ambizioso, cresciuto piano piano. In My Defense di Farrokh Bulsara con Freddie Mercury racconta l’uomo e la leggenda. “C'è Freddie Mercury ma c'è anche Farrokh, un ragazzino parsi, cresciuto in India che un giorno ha semplicemente deciso di diventare una delle icone più significative della storia del rock” – spiega Biagioni. Un racconto sul filo del rasoio e del resto non potrebbe non esserlo quando al centro c’è il grande leader dei Queen.
Sono solo me stesso. Sono io. F. Mercury
Freddie Mercury si racconta…In my Defence25 marzo Museo del Tessuto – PratoScopri maggiori dettagli sull'evento al link https://goo.gl/MDstsE
Pubblicato da In My Defence su Sabato 12 marzo 2016
“Freddie Mercury torna sulla scena per raccontarsi e ripercorrere la sua carriera e gli aspetti più intricati della sua vita privata: due anime del suo Io, legate da un filo nascosto che riemerge grazie alle canzoni più significative dei Queen, stavolta espresse dall'avvolgente veste musicale del pianoforte”. Il pianoforte lo strumento che dominerà la scena, una rivisitazione azzardosa del repertorio del camaleontico e complesso re del rock e ad eseguire al piano brani diventati parte integrante di una cultura, ci sarà Claudio Bianchi, tra i promotori di questo spettacolo a metà strada tra concerto e teatro ben tre anni fa. “Claudio – racconta Andrea – aveva dei pezzi arrangiatati di Freddie Mercury a pianoforte, io gli proposi piuttosto che di aggiungere dei brani di fare un vero e proprio spettacolo su Freddie Mercury e così decidemmo di lavorarci per una piccola rassegna teatrale”
Tre anni fa questo spettacolo era solo un embrione quando è andato in scena per la prima volta all'interno di “Teatro e musica”. Allora gli attori furono Edoardo Orlandi, Tiziano Barbafiera il cantante. “Fu una sorta di prova generale – commenta Biagioni – prova fondamentale perchè ci fece capire che quello spettacolo, così come lo avevamo pensato aveva del potenziale”. E non a caso, il museo del Tessuto ha chiesto ai ragazzi – perché di ragazzi si parla, giovani con talento che si barcamenano tra un lavoro dietro un bancone e la passione per il mondo dell’arte e in questi ultimi mesi dietro alla sceneggiatura, all’allestimento e la messa in scena di uno spettacolo complesso e articolato – ha voluto portare tra le sue collezioni di stoffe pregiate questo tributo a Freddie Mercury. “Vogliamo partire da Prato – spiega Andrea – perchè molti di noi sono pratesi, da me che sono regista e autore, a Francesco Dendi che è l'attore, a Luca Sposato che è lo scenografo e poi uscire da Prato e rendere lo spettacolo itinerante, un po' per noi un po' perchè vogliamo dimostrare che con tutte le difficoltà che ci sono e sono sicuramente tante, le cose si possono fare e si possono fare bene".
Lo spettacolo è interamente auto-prodotto, quando parliamo per telefono con Andrea è in autostrada con la macchina piena di televisori che fa in su e in giù tra Firenze, Prato e la Gualchiera dove si tengono le prove di In My Defense che andrà in scena il prossimo venerdì 25 marzo appunto al museo del Tessuto. Ad interpretare la voce di Freddie, Manuele Richiusa, classe 19882 in arte “Emafreddie” , leader della tribute band Great Queen Rats, conosciutissimi in tutto il territorio toscano.
Di corredo in programma sempre venerdì prossimo una mostra, "Wings of Butterflies", con opere dedicate al leader dei Queen cui seguirà un aperitivo.
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