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I pratesi hanno fatto festa ai vini di Carmignano e al giardino Buonamici aperto in occasione di Di Vini Profumi. Sono oltre duemila le presenze registrate tra sabato e domenica. Un vero record. Soddisfatti naturalmente gli organizzatori. Il presidente della Provincia Lamberto Gestri e l’assessore alla Promozione dei prodotti tipici Antonio Napolitano parlano di scommessa vinta. “E’ stata una bella festa – commenta Gestri – Il giardino aperto in via straordinaria per degustare i vini di Carmignano e i prodotti tipici e il palazzo Buonamici, con la mostra dei preziosi reperti di Gonfienti e di Montefortini, sono stati letteralmente presi d’assalto e ne siamo contenti. Un chiaro invito a organizzare nuove iniziative in questi spazi”. E’ stato l’assessore Napolitano, con la Strada dei vini di Carmignano e dei sapori tipici pratesi, a volere organizzare l’undicesima edizione di Di Vini Profumi nel giardino. “E’ stata una bella fatica, ma grazie alla grande collaborazione con i produttori del vino e con le tante aziende che hanno preso parte alla due giorni al Buonamici, siamo riusciti a realizzare un evento che rende onore ai nostri straordinari prodotti”, ha detto Napolitano.Il giardino Buonamici è stato trasformato in location d’eccezione per Di Vini Profumi con il prezioso aiuto di Renzo Cecchini del Teatro Metastasio, che ha costruito percorsi adeguati per la degustazione e soprattutto un’illuminazione suggestiva che al calar del sole ha reso questo spazio nel cuore del centro storico di Prato davvero magico. Altro contributo prezioso alla magia del giardino è stata la musica dal vivo. Il trio d’archi Convivium, composto da tre giovani musicisti della Camerata strumentale, Daniele Iannaccone, Lorenzo Borneo ed Elisabetta Sciolti, ha costruito una colonna sonora alla serata spaziando dai brani classici, alle musiche da film fino alle canzoni di Frank Sinatra.Grande impegno naturalmente ai banchi d’assaggio per i produttori del vino di Carmignano e del Pinot Nero, che nelle due serate hanno stappato circa 800 bottiglie. Ad accompagnare la degustazione anche gli assaggi proposti dalla Tenuta La Borriana, che ha preparato un piatto classico della cucina toscana ‘Il peposo’ (e ne ha esaurito 50 chili), la gastronomia Sapori di Toscana che ha cucinato 30 chili di ribollita e altrettanta pappa col pomodoro, e l’agriturismo Corboli con 3 porchette di Cinta. Successo indiscusso anche per la mortadella di Prato, i salumifici Conti e Mannori ne hanno fatta assaggiare oltre 40 chili, per la pasticceria, il vermouth, le grappe e così via. Curiosità anche per il nuovo nato della Tenuta Le Farnete, il Ljatico, che ripropone un vitigno della tradizione carmignanese oggi quasi dimenticato, e per gli ospiti d’onore di quest’anno, i vini di Calabria, giunti a Prato grazie al gemellaggio con la manifestazione Calici di vino, sorsi di cultura che si tiene a Praia a Mare. Oltre ai vini della zona (Cantina Spadafora, Cantine I Greco, Cantina Malena, Cantine Vini e Viti Verbicaro, Cantina Viola, Farneto di Altomonte, Librandi) i produttori calabresi hanno fatto assaggiare anche ‘Il Mirto dell’Isola di Dino’. Molto bene sono andate anche le degustazioni guidate, dedicate a Vin Ruspo, Vin Santo, Carmignano e Carmignano Riserva, che per questa edizione hanno potuto sfruttare l’atmosfera della sala ovale di palazzo Buonamici, che si trova al piano terra e riceve luce proprio dal giardino sovrastante.Inutile dire che chi ha visitato palazzo Buonamici in questi due giorni ha potuto abbinare al percorso enogastronomico anche quello culturale, con l’allestimento de I nostri Etruschi, realizzato dalla Provincia con la Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana, che rende omaggio alla kylix, rinvenuta a Gonfienti, e alla coppa di vetro turchese che faceva parte del corredo di una delle tombe di Montefortini a Carmignano, la mostra dedicata a Matteo Ricci e i pannelli che gli studenti dell’Istituto d’arte di Montemurlo hanno realizzato per arredare il reparto di Pediatria dell’ospedale di Prato.
