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Gli ascensori della passerella pedonale di via Cava non funzionano da tempo e probabilmente non riprenderanno a funzionare. Metterli a norma in base alle nuove disposizioni e ottenere le dovute certificazioni costa molto e va messo in conto anche un adeguato piano annuale di manutenzione che ne garantisca il funzionamento. Per questo il Comune di Prato sta pensando a un piano B: "Stiamo valutando una scelta progettuale diversa, meno tecnologica ma più funzionale. – afferma Flora Leoni, assessore alla Mobilità – La cifra per sistemare l'esistente è infatti importante e l'intervento richiede comunque un adeguato e costoso piano di manutenzione periodica. Stiamo facendo alcune valutazioni, anche sulle possibili ipotesi progettuali alternative".
I preventivi iniziali si aggiravano su circa 70mila euro per i due ascensori e di altre 15mila l'anno per la manutenzione, ma sono datati e nel frattempo i listini dei prezzi di edilizia e impiantistica sono schizzati alle stelle tanto che entrambe le cifre vanno riviste verso l'alto di almeno il 30%. Un intervento che appare troppo oneroso per le casse del Comune.
L'alternativa non è stata dettagliata pubblicamente ma esiste. Per saperne di più e avere qualche certezza in più ci sarà da aspettare perché il nodo è in coda ai tanti progetti comunali che hanno ottenuto il finanziamento dal Pnrr e che devono essere realizzati e rendicontati entro il 2026. Nel frattempo chi vuole attraversare la Tangenziale senza farsi travolgere dai veicoli in transito, dovrà usare le scale di questa struttura oppure allungare il tragitto di 500 metri circa e usare la passerella in legno all'altezza del Parco Prato.
L'alternativa non è stata dettagliata pubblicamente ma esiste. Per saperne di più e avere qualche certezza in più ci sarà da aspettare perché il nodo è in coda ai tanti progetti comunali che hanno ottenuto il finanziamento dal Pnrr e che devono essere realizzati e rendicontati entro il 2026. Nel frattempo chi vuole attraversare la Tangenziale senza farsi travolgere dai veicoli in transito, dovrà usare le scale di questa struttura oppure allungare il tragitto di 500 metri circa e usare la passerella in legno all'altezza del Parco Prato.
Di certo, questa è l'ennesima riprova di un'opera nata male e cresciuta peggio a causa soprattutto della scelta di materiali innovativi ma non ancora normati in sede di costruzione, che tanti problemi burocratici hanno creato subito dopo e nel corso degli anni per i collaudi e l'apertura.
(e.b.)
Edizioni locali: Prato