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Pace fatta fra la Lega Nord ed il sindaco di Prato, Roberto Cenni. Il faccia a faccia di questa mattina, alla presenza anche dei consiglieri comunali Paradiso e Soldi, si è risolto con un chiarimento fra le parti e la riposizione dell’ascia di guerra da parte dei leghisti.“E’ stato un confronto utile nel quale abbiamo avuto la garanzia dal sindaco di lavorare per dare la netta priorità ai pratesi in difficoltà” ha dichiarato all’uscita il segretario regionale della Lega Nord, Claudio Morganti. “Fosse stato per me non ci sarebbe stato bisogno neppure di quest’incontro” ha sintetizzato Cenni, riducendo quindi la portata del braccio di ferro delle ultime ore. Che indubbiamente ha avuto un suo peso nel trascinare il pendolo della politica verso le tesi leghiste più di quanto non sarebbe potuto accadere senza l’ultimatum di giovedì scorso. I frutti di questa strategia vincente per la Lega Nord saranno visibili già mercoledì prossimo, quando, si riunirà l’assemblea dei soci di Epp per il rinnovo delle cariche sociali. Del tutto archiviata l’ipotesi di Braschi come quella di un qualsiasi altro manager vicino al centrosinistra, la presidenza dovrebbe diventare un terreno di caccia per il Pdl, almeno secondo la linea di pensiero dello stesso Morganti, che per conto suo ha in tasca dopo l’incontro una poltrona nel consiglio d’amministrazione di Epp.Sul fronte nomine l’altro successo per la Lega Nord è la disponibilità da parte di Cenni di concedere ai padani anche un posto nel CdA di Asm, in cambio della garanzia di non interferire sul nodo della presidenza offerta a Canovai: “Che se la sbrighino nel Pdl, perché a noi non interessano le poltrone” ha sottolineato Claudio Morganti. Più concentrato, invece, a portare al sindaco una serie di proposte su asili nido, affitti calmierati e case popolari in maniera tale da dare la priorità in ciascuno di questi campi ai pratesi più bisognosi. Così che per le case popolari la Lega Nord immagina di inserire per gli alloggi il criterio della residenza da 10 anni o di 5 anni di lavoro sul territorio “in questo modo non discrimineremo gli extracomunitari, perché non daremo la precedenza neppure agli italiani che si trovano a Prato da poco tempo” ha spiegato Morganti, esprimendo tutta la sua volontà di difendere anzitutto i pratesi doc. “Studierò nei prossimi giorni una bozza di delibera sul modello di quella di Verona da sottoporre al sindaco, che potrà diventare un esempio anche per gli altri comuni della Toscana” ha comunicato il leader leghista.
Carlandrea Adam Poli