Da una tesi di dottorato un docufilm che racconta la storia di sette ragazzi, fra cui anche una pratese, emigrati in Australia alla ricerca di un lavoro più remunerativo, ma anche per fare un’esperienza all’estero prima di decidere “cosa fare da grandi”.
The Movers nasce da una ricerca di Giulia Marchetti, sociologa pratese, con la regia di Francesco Di Trapani filmmaker che collabora con la redazione di Report e Geo. La prima italiana, è stato realizzato con un finanziamento del Ministero degli esteri, ieri sera a Palazzo Vaj nella sede della Monash. “Quando ho scritto la tesi – racconta Marchetti – mi sono accorta che gli intervistati avevano il desiderio di raccontare a un vasto pubblico la loro esperienza, e così ho deciso anche di filmare i racconti. Ho sottoposto a Di Trapani tutto il materiale girato e così è nato questo docufilm, selezionando sette storie, su 32, che fossero le più rappresentative. Abbiamo scelto di non utilizzare una voce narrante, ma di affidare la narrazione ad alcuni esperti, per introdurre le interviste che sono state rigirate con attrezzature professionali”.
Quattro giovani, fra i 20 e i 35 anni, hanno deciso di rimanere in Australia, tre di rientrare in patria. “Quest’ultima scelta è stata fatta anche da una pratese diplomata che non riusciva a trovare un lavoro, o meglio un impiego che fosse pagato dignitosamente, Così insieme al fidanzato è partita con un visto di tre anni ed è riuscita a realizzarsi dal punto di vista lavorativo. Poi però ha deciso di rientrare a casa”.
Dopo la Brexit sono sempre di più gli italiani che scelgono di emigrare in Australia, dove c’è possibilità di trovare un lavoro remunerato e si parla inglese. “Con questo lavoro – conclude Marchetti – vogliamo porre l’attenzione su un fenomeno, quello dell’emigrazione, molto diffuso, ma poco conosciuto, che ha non solo risvolti economici, ma anche sociologici e antropologici. Uno fra tutti la messa in discussione del modello familiare italiano”.
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