La pandemia ha messo in ginocchio il terzo settore pratese: il 71,4% delle realtà hanno ridotto o sospeso l’attività o comunque hanno registrato un impatto negativo e il 4% ha chiuso contro una media toscana del 14,2%. E’ il quadro che emerge dall’indagine condotta da Sociometrica per conto di Cesvot, dedicata a valutare l’impatto dell’emergenza sanitaria sugli enti del Terzo settore in Toscana. Onlus, associazioni di volontariato e cooperative sociali, quasi tutte hanno sofferto soprattutto per la mancanza di risorse economiche. Il 14,5% si è dichiarato in gravissime difficoltà, con una perdita ingente di liquidità necessarie al proprio sostentamento. Il deficit è dovuto sia all’impossibilità di reperire fondi destinati a far funzionare l’attività quotidiana, sia ai nuovi costi legati all’acquisto dei dispositivi di protezione individuale che devono essere garantiti agli operatori.
Durante la quarantena il 65,4% degli intervistati ha avuto problemi anche a reclutare volontari e a farli lavorare in sicurezza, soltanto il 35,4% degli intervistati .
“Sono convinto – ha spiegato il presidente di Cesvot Federico Gelli – che ci sia spazio per riconsiderare molti aspetti della vita collettiva, dalla riorganizzazione dei servizi socio sanitari e di assistenza, all’utilizzo delle nuove tecnologie. L’esperienza della pandemia reclama più sanità, più servizi, più assistenza, più sociale e non possiamo farlo senza il contributo del terzo settore”.
Nonostante questo quadro che fotografa una situazione difficile, l’indagine ha messo in evidenza anche la grande capacità di reazione delle associazioni, che sono totalmente determinate a continuare le attività, nonostante la crisi. La stragrande maggioranze, quasi il 90%, ha infatti fiducia nel futuro.
“Il danno che il virus sta producendo alle attività del Terzo Settore toscano – commenta Gianluca Mengozzi portavoce del Forum Regionale Terzo Settore- è molto grave e non si è esaurito con la fine del lockdown. Intere stagioni di attività culturali, di intrattenimento, di educazione, musicali e sportive sono state annullate, con un grave danno economico per le migliaia di organizzazioni che sostengono la propria azione sociale con l’autofinanziamento. Non possiamo dare per scontato che quando tutto questo finirà ritroveremo intatta la grande ricchezza di associazioni e cooperative”
Terzo settore in ginocchio: in crisi oltre il 70% delle cooperative e onlus
I dati sono stati rilevati da Sociometrica per conto di Cesvot attraverso un' indagine sulle realtà pratesi. Tra le difficoltà la poca liquidità, l'aumento dei costi e la mancanza di volontari
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