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Taglio del nastro per Prismalab, “la cattedrale” pratese della cultura e dell’innovazione


Lo spazio, frutto della trasformazione dell'ex fabbrica Pieri, mette in connessione via Filzi e via Pistoiese e porta funzioni pubbliche al Macrolotto Zero


Redazione


Da oggi nel cuore del Macrolotto Zero ci saranno un pezzo di biblioteca Lazzerini con 45 posti studio e prestito di libri, il punto Giovani Europa, alcune sale coworking per sei start up, un’area per il tempo libero e una piazza per mettere in connessione via Filzi e via Pistoiese. Ecco come saranno utilizzati i 3mila metri quadrati frutto della trasformazione dell’ex fabbrica Pieri (foto seguente) in un polo culturale e di supporto ai giovani imprenditori per portare funzioni pubbliche e “respiro” in un quartiere complesso ad altissima presenza cinese.
E’ la medialibrary che da oggi, giorno dell’inaugurazione, si chiamerà Prismalab. E’ l’ultimo tassello del piano di innovazione urbana cofinanziato dalla Regione e dal Comune per un totale di oltre 8,2 milioni di euro e che ha portato alla realizzazione del Mercato coperto nell’ex fabbrica Forti nella vicina via Giordano, il playground in un deposito industriale abbandonato in via Colombo e la riqualificazione di via Pistoiese con la creazione della zona 30.
La trasformazione architettonica di questo spazio, tra l’altro a emissioni zero, è sicuramente riuscita. Perché la sfida sia vinta si tratta ora di farlo vivere per dare al quartiere una nuova prospettiva. “Dopo anni di teoria, abbiamo pensato e voluto che era l’ora di portare funzioni pubbliche in un quartiere complesso come il Macrolotto Zero, dove fra l’altro non esistevano spazi pubblici – commenta il sindaco Matteo Biffoni – È stata una sfida complessa ma oggi possiamo dire di aver compiuto un passo fondamentale grazie al Piano di innovazione urbana. L’apertura di Prisma Lab, lo sviluppo di start up innovative in collaborazione con Nana Bianca e Start uo Italia, la creazione di spazi coworking e di lettura, il servizio di prestito bibliotecario in questa zona della città sono il segno tangibile di una realtà come Prato dove ogni difficoltà viene affrontata come opportunità. Ci abbiamo creduto fortemente, abbiamo acquisito spazi privati completamente in disuso, ottenuto finanziamenti della Regione Toscana che ha condiviso questa visione e da ogg il Macrolotto 0 ospita una realtà unica. Un quartiere complesso, dove come amministrazione abbiamo voluto portare servizi e innovazione. E ci siamo riusciti”.

I lavori sono avviati ad inizio 2019 con l’imponente abbattimento dei 15mila metri cubi occupati dal vecchio edificio della fabbrica Pieri, l’equivalente di 50 appartamenti. Il profilo molto simile a quello di una chiesa moderna, è valso a Prismalab la definizione di cattedrale laica della rigenerazione urbana. Così ama chiamarlo l’assessore all’urbanistica Valerio Barberis: “Il Piu è considerato, ormai da anni, uno degliinterventi più importanti di rigenerazione urbana a livello nazionale ed europeo per la qualità architettonica e della progettazione degli spazi pubblici – afferma Barberis – Sono stati recuperati due vecchi edifici industriali e destinati a nuove funzioni innovative a servizio del quartiere e di tutta la città, circa 10.000 mq di spazi pubblici sono stati riqualificati complessivamente, è stato aperto un nuovo playground di circa 6.000 mq e con Prismalab si apre un ulteriore polmone verde di circa 2.200 mq che collega via Pistoiese a via Filzi. Il mio ringraziamento va agli uffici del Servizio Urbanistica ed agli altri servizi del Comune di Prato, oltre ai professionisti e le imprese coinvolte, che hanno reso possibile questo risultato che, 8 anni fa sembrava semplicemente impossibile”.

Le sei start up, di cui quattro di Prato, che per i prossimi sei mesi utilizzeranno gli spazi di PrismaLab sono QTI, Pentago, Mea Menu, Rifò, Moebus e Taak. 250 i mq destinati ai laboratori
innovativi (Blockchain, Internet of Things, Intelligenza artificiale) e ci sarà anche un’area dedicata al trasferimento tecnologico e alla realizzazione di progetti di ricerca e sperimentazione (R&S). “L’obiettivo fin dall’inizio è stato quello di portare delle funzioni pubbliche in un quartiere complesso – aggiunge l’assessora all’Innovazione Benedetta Squittieri – Per questo abbiamo puntato sulla creazione di nuovi spazi e servizi per studenti e giovani imprenditori”. Un luogo dove socializzare e fare integrazione: “Vorremmo che qui ci fosse la possibilità di incontrarsi. – afferma l’assessore alla Cultura e all’Immigrazione, Simone Mangani – Abbiamo attivato da molti mesi l’osservatorio sul Macrolotto Zero, su richiesta dell’omonimo comitato. Abbiamo fatto molte riunioni – l’ultima pochi giorni fa – con tutti gli attori che insistono in questa parte della città. L’intenzione è di allargare ulteriormente la partecipazione”.

(e.b.)
Edizioni locali: Prato
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
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Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
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