Parte anche a Prato la raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare regionale “Liberi Subito” promossa dall'associazione Luca Coscioni per garantire procedure e tempi certi alle persone che vogliono accedere al cosiddetto “suicidio assistito”.
Nel 2019 la Corte Costituzionale ha stabilito i requisiti entro i quali in Italia l’assistenza medica alla morte volontaria è lecita. Ciò nonostante una legge nazionale in merito non sembra tra le priorità del Parlamento dove sono ferme 4 proposte normative. Per evitare che siano solo i tribunali a garantire questo diritto, si punta a una legge regionale. Già 18 regioni su 21 si sono attivate Per avviare l'iter servono almeno 5mila firme. “Un risultato non impossibile – spiega Matteo Giusti, coordinatore della Cellula Coscioni di Prato – ma questa mobilitazione è importante anche per far conoscere e sensibilizzare i cittadini su un tema delicato come il fine vita su cui non si è mai abbastanza informati”
Il consigliere Pd, Lorenzo Tinagli autenticherà le firme che possono essere raccolte all'Urp in piazza del Comune e nelle varie iniziative pubbliche che saranno organizzate nelle prossime settimane. A lui il compito di spiegare i 6 articoli della proposta di legge: “La base è la sentenza della Corte Costituzionale. Ci sono poi l'istituzione di una commissione medica multidisciplinare, la verifica dei requisiti, gratuità del servizio e l'invarianza dei costi per il bilancio della Regione. La Toscana è terra dei diritti da sempre. E' importante confermare questa impostazione anche attraverso questa battaglia”.
Suicidio assistito, parte anche a Prato la raccolta firme per sostenere la proposta di legge regionale
Sarà possibile firmare all'Urp o nelle varie iniziative che saranno organizzate nelle prossime settimane dall'associazione Luca Coscioni. L'obiettivo è arrivare a 5mila firme
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