Studenti fuori sede, piace il progetto Habitat ma servono interventi immediati per aiutare chi cerca casa

Piace l’avvio dello sportello Habitat per studenti universitari fuorisede all’assemblea Libertà è Partecipazione che nasce proprio come insieme di gruppi studenteschi, per lo più universitari. “Negli ultimi mesi – spiegano dall’associazione -abbiamo seguito con molta attenzione la vicenda della Casa dello Studente di Prato, che appena poche settimane fa sembra essere arrivata ad una svolta con il provvedimento attuativo del decreto ministeriale, emanato dalla Regione Toscana. Dopo alcuni incontri con il presidente del Pin, Maurizio Fioravanti e dell’assessore all’Istruzione, Rita Pieri, alla presenza del presidente dell’Epp, Antonio Cardaci, abbiamo infatti appreso la possibilità di realizzazione di una Casa dello Studente di Prato presso l’ex-residence Galilei, e del conseguente abbandono del piano edile originale, a causa della troppa prossimità delle fondamenta, antistanti il Polo, alla ferrovia di Porta al Serraglio. La struttura individuata riuscirebbe a contenere circa 50 alloggi, ma è divisa in due parti ed interessata per l’altra metà da appartamenti di proprietà comunale, che saranno destinati alle emergenze abitative”.”Proprio per la possibile presenza di due cantieri – prosegue la nota -, non sono ancora chiare le date di consegna degli alloggi, ma di certo non sarà possibile accogliere le richieste di matricole fuorisede del prossimo anno accademico. Per questo chiediamo che la pubblicizzazione del nuovo sportello sia consultabile anche dal sito ufficiale del Pin di Prato, in modo da presentare a chi si connette con la pagina del Polo un adeguato collegamento con il nuovo progetto. Chiediamo,  noltre, che insieme con i responsabili dello sportello, le studentesse e gli studenti interessati possano definire delle misure d’urgenza in vista del prossimo anno accademico, come per esempio l’abbassamento dell’età necessaria a 19 anni, per accedere al servizio “Abitare insieme”; oppure incentivi per il social housing, o ancora la cancellazione o agevolazioni per gli anticipi da versare ai proprietari degli immobili in affitto”.