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Il divieto di esporre all’aperto parti di animali per l’essiccamento potrebbe entrare presto in vigore e in caso di inosservanza verrebbero elevate sanzioni amministrative dagli organi preposti al controllo delle pratiche antigeniche. La giunta comunale, nella seduta di ieri, ha preso atto di una proposta che sarà portata all’approvazione del consiglio per modificare il regolamento comunale di igiene. La modifica riguarda in particolare l’articolo 44 relativo alla pulizia delle abitazioni. Al testo attualmente in vigore che recita “gli inquilini sono tenuti a mantenere pulita e sgombra da immondizie la propria abitazione. Tutti i locali di abitazione dovranno essere rimbiancati periodicamente e dovrà essere provveduto alle riparazioni necessarie per la salubrità della casa” si propone di aggiungere la dicitura “è vietato esporre all’aperto, per determinarne l’essiccamento o altra finalità, parti di animali putrescibili o deperibili di qualsiasi natura e provenienza”.La pratica di esporre all’aperto pollame e pesce per essere essiccati è stata più volte oggetto di osservazioni da parte dell’Ufficio di igiene e e sanità pubblica dell’Asl 4. Un numero sempre maggiore di esposti e lamentele per questa pratica è pervenuto alla polizia municipale che si è fatta portavoce dell’esigenza di una modifica del regolamento comunale di igiene. Il testo che andrà ad aggiungersi a quanto già previsto dall’all’articolo 44, è stato concordato fra la polizia municipale e l’Ufficio di igiene dell’Asl. La modifica al regiolamento comunale è stata condivisa dagli assessorati alla Salute e alla Sicurezza urbana che nell’ultima seduta della giunta hanno presentato una specifica proposta che sarà sottoposta al consiglio, l’organo cui compete la modifica dei regolamenti.”Il provvedimento – ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza urbana, Aldo Milone, – andrebbe a risolvere un problema che è avvertito in certe zone della città, in particolare nei condomini dove più alta è la presenza di cinesi che fanno largo uso della pratica di essiccare all’aperto carne e pesce. A parte l’odore sgradevole che si diffonde nell’aria soprattutto con l’aumento della temperatura esterna – ha spiegato l’assessore – la pratica è antigienica . Impedirne la prosecuzione è un atto di salvaguardia della salute di tutti i cittadini”.”Come confermato dall’Ufficio igiene della Asl – ha ribadito l’assessore alla Salute Dante Mondanelli – l’esposizione di animali per l’essiccazione all’esterno attira roditori e parassiti che, insieme all’arrivo del caldo, possono provocare gravi rischi di infezione nelle zone interessate. Ad esempio nell’area degli orti sociali di via Toscanini la situazione è talmente critica da ritenere opportuno sospendere le visite didattiche dei bambini della scuola elementare”.