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Salvo clamorosi colpi di scena, da stasera il Pd pratese sarà senza guida. E’ fissata alle 21 a Chiesanuova, infatti, l’assemblea provinciale con all’ordine del giorno un solo punto: le dimissioni di Benedetta Squittieri, annunciate all’indomani della sconfitta nel ballottaggio per il Comune e che proprio stasera, davanti all’organo competente, saranno rinnovate. E siccome appare improbabile un ripensamento dell’ormai ex segretaria, l’assemblea non potrà che prendere atto delle dimissioni. Cosa accadrà dopo, invece, è un rebus. Di sicuro stasera non sarà fatta una scelta per il dopo Squittieri. Anche la candidatura di Bruno Ferranti sembra congelata. L’attuale presidente della Gida si era proposto come segretario-traghettatore verso il congresso provinciale, fissato per la prossima primavera. L’idea, però, non è piaciuta a mezzo Pd e quindi, per il momento, sembra accantonata.Restano in piedi altre soluzioni: una reggenza da parte di 4-5 persone, rappresentative delle varie anime del partito (come sponsorizza Massimo Carlesi) o anche una sorta di direttivo composto da tutti i responsabili dei circoli territoriali, che sceglierebbero tra loro un coordinatore. Ma c’è anche una terza ipotesi, per ora ventilata solo a bassa voce. Ed è quella di anticipare il congresso provinciale e convocarlo subito dopo quello nazionale, vale a dire in ottobre. Per fare questo, però, serve una delega da Roma, visto che i congressi toscani sono stati fissati tutti per maggio. Insomma, davvero una brutta gatta da pelare, con l’ombra del commissariamento che continua a gravare come una spada di Damocle sul Pd pratese. Anche perché il dibattito sul futuro segreterio nazionale non ha fatto altro che aggiungere divisioni in un partito già squassato di suo.