Stadio pronto e agibile, ma per chi? Rebus per il Comune

Lo stadio è pronto e agibile. Chi lo userà è tutto da vedere. Un nodo che sarà sciolto solo nelle prossime ore quando sia il sindaco Matteo Biffoni che il presidente dell'Ac  Prato, Paolo Toccafondi, giocheranno a carte scoperte dopo le tensioni delle ultime 24 ore legate alla nuova fumata nera sulla trattativa per il passaggio di proprietà della società sportiva e che hanno portato il primo cittadino a dare corso alla lettera di recesso dalla gestione del Lungobisenzio che Toccafondi aveva spedito due mesi. Come anticipato da Notizie di Prato ieri, 24 luglio, entro il 20 agosto, lo stadio tornerà in mano al Comune (LEGGI).
Tra poche ore il primo cittadino incontrerà la stampa per chiarire l'uso che ne verrà fatto. Stamani, intanto le commissioni 3 e 4 hanno effettuato un sopralluogo all'impianto per prendere visione dei lavori svolti in oltre un anno di lavoro. Un intervento che ha reso lo stadio adatto alle partite di serie C e con una capienza di 3mila spettatori. La spesa è di circa 850mila euro (ridimensionato il progetto iniziale 1,7 milioni di euro). 

I consiglieri comunali, soprattutto quelli dell'opposizione, hanno manifestato i propri dubbi sulla necessità dell'intervento soprattutto di fronte alla grande incertezza che regna sulla gestione e sull'uso futuri dello stadio. 

L'assessore allo sport, Simone Faggi, ha ricordato che "il Lungobisenzio aveva grossi problemi di sicurezza. I lavori erano necessari. Abbiamo restituito alla città un impianto a norma, adatto anche per ospitare i concerti". E sullo scontro in atto tra Comune e Ac Prato ha specificato "un conto è la gestione, un conto è l'uso". Quasi a dire che Toccafondi potrebbe prendere lo stadio in affitto.