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Il Comune di Prato rischia di perdere i 15 milioni di euro legati alla sperimentazione del 5G e destinati a progetti di pubblica utilità che le amministrazioni dei territori coinvolti avrebbero potuto fare. E' l'allarme lanciato dal parlamentare pratese Antonello Giacomelli e dal collega di partito Francesco Boccia.
Il provvedimento è annunciato da una comunicazione del ministero dello Sviluppo economico, secondo la quale sarebbero tolte dalla loro destinazione originaria, e destinate ad altri obiettivi, le risorse (in totale cento milioni) che il governo Gentiloni aveva stanziato per enti locali, Cnr e ministeri per sviluppare servizi 5G di interesse generale.
"Dopo l’asta delle frequenze che ha assicurato al governo un introito superiore di 4 miliardi al minimo stimato di 2,5 – commenta Antonello Giacomelli – non posso credere che ci sia bisogno di revocare cento milioni, già assegnati, destinati a sostenere il ruolo attivo di Regioni, Comuni, enti pubblici in una partita importante come quella del 5G".
Giacomelli ha già avuto un primo confronto con il ministro Di Maio: "Nelle prossime ore approfondiremo la questione – dice – mi rifiuto di credere che davvero, dopo gli apprezzamenti da lui spesi per il lavoro fatto, il ministro Di Maio intenda togliere risorse già stanziate e finalizzate a sostenere nel nostro paese la vocazione a progettare e realizzare servizi innovativi. L’attività avviata dai privati, che il ministero adduce come motivo, non copre e non può certo coprire il ruolo degli enti pubblici che al contrario è specifico e decisivo. Mi auguro si tratti di un malinteso rimediabile. Ho sempre pensato – conclude Giacomelli – e continuo a pensare che sul tema del digitale serva una politica condivisa e bipartisan. Spero di poter constatare che anche il ministro Di Maio la pensa così".
Parole cui si associano quelle di Francesco Boccia: "Più vengono fuori i dettagli della manovra e le parallele scelte sugli investimenti attraverso il Cipe – dice -, più vengono fuori le verità che temevano sui tagli agli investimenti. Aver tagliato senza alcuna motivazione le risorse per gli investimenti sperimentali sul 5G, e in particolare le risorse per le città di Bari, L'Aquila, Matera, Milano e Prato è gravissimo perché ferma in corsa programmi avanzati ad alta innovazione tecnologica".
Sulla questione interviene anche l'assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo: "La miopia di questo governo nel campo della innovazione e dello sviluppo strategico del paese oltre che essere preoccupante sta diventando grave – afferma -. Dopo aver tagliato le misure per Impresa 4.0 adesso scopriamo che il Ministero, presieduto dal vicepremier Luigi Di Maio, con una comunicazione al Cipe, ha deciso che i 100 milioni destinati alla sperimentazione in 5 città (Prato, Milano L'Aquila, Bari e Matera) saranno destinati ad altri obiettivi".
"A Prato con WindTre, OpenFiber ed il Comune – dice ancora Ciuoffo – avevamo impostato il livello della ricerca puntando su applicazioni destinate ai settori della manifattura, del tessile, della moda e dell'audiovisivo, con prospettive di un lavoro proficuo e utile per le aziende di tutto il territorio. Il progetto a cui stavamo lavorando insieme al Comune di Prato in favore delle filiere del tessile e della moda era stato condiviso dalle componenti economiche e sociali del distretto industriale e ritenuta importante per la crescita del comparto".
Il Partito Democratico presenterà un ordine del giorno in consiglio comunale per chiedere al Governo di non toccare i fondi destinati alla sperimentazione del 5G, strategia per lo sviluppo promossa dai precedenti governi per dar vita a un’infrastruttura utile per i servizi alle imprese e ai cittadini.
"Colpisce come il primo provvedimento preso da questo Governo nei confronti della nostra città sia un taglio di risorse per 15 milioni di euro stanziate dal Governo precedente destinate a un progetto strategico per il futuro del nostro distretto – commenta il segretario del Partito Democratico Gabriele Bosi -. Visti i recenti dati sulla stagnazione dell'economia italiana sul calo dell'occupazione, questo Governo deve decidere se vuole investire sull'innovazione e lo sviluppo, oppure puntare sulla decrescita. Speriamo che il Governo cambi idea velocemente, perché tagliando le risorse al 5G si pensalizzano non soltanto le città sperimentatrici ma tutta l'economia nazionale".
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