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Un balletto delle cifre sui fondi destinati al Sociale e il timore di sforbiciate anche consistenti ai servizi alle persone e alle famiglie. E’ quanto teme – e denuncia – Lia Vanni, consigliere comunale del Pd. “Sono trascorsi alcuni giorni dall’approvazione del Bilancio preventivo 2010 – dice – e ancora oggi mi sto chiedendo quali siano le cifre destinate in questo esercizio ai servizi sociali e agli aiuti economici alle famiglie in grave difficoltà a causa della crisi del distretto. In commissione quinta, l’assessore Mondanelli affermò che di servizi non ne venivano tagliati ma, che quasi tutti avevano subito delle “sforbiciate” e che al momento il dettaglio dei capitoli non era disponibile. Durante la seduta del Consiglio l’assessore Ballerini ha dichiarato che per il sociale era stato stanziato un milione e trecentomila euro in più rispetto al precedente esercizio; il giorno dopo il sindaco ha dichiarato alla stampa che i servizi sociali avevano beneficiato di un incremento del 4% (secondo i miei calcoli circa 600mila euro in più quindi). Ebbene, attraverso approfondimenti, mi risulta che la verità è quella dell’assessore Mondanelli. In questa circostanza l’unico dato certo è quello di minori trasferimenti da parte dello Stato: intorno ai 500mila euro, perdita poi quasi dimezzata grazie all’intervento della Regione Toscana. Purtroppo non sono state operate scelte di priorità e gli aiuti alle persone che hanno perso il lavoro e che non sono più destinatari di ammortizzatori sociali è stato trattato alla stessa stregua di tutti gli altri interventi del Comune all’interno della spesa corrente”.”Dietro ogni sforbiciata ai capitoli del Settore Sociale – prosegue Lia Vanni – ci sono persone in carne ed ossa ai quali non sarà più garantito il diritto all’accesso ai servizi ridotti. Questa giunta, non ha intuito che solo investendo nel sociale si può mantenere la coesione sociale ed evitare sentimenti di intolleranza, in una città duramente provata dalle modificazioni socio-economiche a cui è stata sottoposta. Gli introiti che si realizzano attraverso gli oneri di urbanizzazione venivano utilizzati fino ad ora per investimenti infrastrutturali per creare ricchezza per la città, ebbene, la nuova giunta ha destinato oltre il 60% di questi introiti disperdendoli in maniera indifferenziata sulla spesa corrente, senza pensare di investirne almeno una parte consistente sulla spesa sociale”.