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Intercettano quella fascia di popolazione che non rientra nei requisiti delle case popolari ma che neanche può permettersi l'acquisto sul libero mercato, gli interventi di social housing che sorgono a Paperino e in via di Gello su terreno comunale. Oggi il taglio del nastro dei tre lotti in via Zanibelli che comprendono complessivamente 49 alloggi. Di questi 20 sono in affitto con patto di futura vendita o con riscatto. Possono accedervi cittadini che non hanno altre case di proprietà. Devono essere residenti a Prato o lavorare nel territorio provinciale. Una volta acquistato, è possibile vendere ma solo dopo 5 anni e l'acquirente dovrà avere le stesse caratteristiche del primo assegnatario e al prezzo di vendita originario rivalutato. Per il libero mercato è necessario aspettare 15 anni.
"Il 30% delle persone che si rivolgono ai servizi sociali hanno problemi con il pagamento di un affitto a prezzi di mercato, mentre potrebbe tranquillamente sostenere una spesa più bassa. Per queste famiglie un affitto a prezzi di mercato incide per il 50% delle proprie entrate, con evidenti difficoltà di sostegno economico. Un problema che riguarda un’importante quota della popolazione – sottolinea il sindaco Matteo Biffoni -. Dare una risposta concreta attraverso progetti di social housing risolve al meglio il problema di sostegno economico necessario alle famiglie. Realizziamo il sogno di una casa propria”.
Altri 72 alloggi saranno realizzati entro il 2019. L’intervento prevede il collegamento della viabilità locale con via Tettamanti e godrà di una dotazione di più di 9mila mq di verde pubblico attrezzato, di più di 2.800 mq di parcheggi pubblici – insieme a un’area di circa 800 mq – destinata a servizi. L’intervento di social housing del Piano di lottizzazione Gello prevede invece affitto a tariffe calmierate per 15 anni. Si tratta di due edifici per un totale di circa 80 alloggi, con tagli medi di circa 70 mq e almeno la metà di circa 50 mq. Si parla di circa 340 mensili per un bilocale e 500 euro con IVA inclusa per un trilocale.
“Questo percorso di reperimento di aree da destinare a social housing risulta innovativo nel suo genere, – spiega l'assessore ai lavori Pubblici Valerio Barberis – Cerchiamo di facilitare la ricerca di alloggi alla cosiddetta "fascia grigia", ovvero quella che non può permettersi affitti a prezzi di mercato, ma che non rientra nemmeno nei tetti massimi delle case popolari. L'intervento fornisce invece l'opportunità di ridurre notevolmente i costi di affitto con tariffe calmierate inferiori ai patti territoriali”.
Entrambi i piani vedono l'impegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato che con 2 milioni di euro ha sottoscritto le quote del Fondo housing toscano gestito da InvestiRE, azione che costituisce la condizione per l’intervento della Cassa depositi e prestiti.
“Con il suo intervento la Fondazione Cassa di risparmio conferma la profonda attenzione alle necessità della comunità locale e il suo impegno a farsi soggetto attivo nei circuiti di collaborazione virtuosa che con grande concretezza riescono a dare risposte ai problemi dei pratesi – mette in evidenza il presidente Franco Bini – la nostra azione, in questo, caso costituisce una premessa fondamentale per attivare l’intervento della Cassa depositi e prestiti”.
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