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Un numero di telefono di intervento pubblico da inserire sui cartelli che per legge devono essere presenti agli ingressi dei cantieri edili con le indicazioni della concessione edilizia e dei dati della ditta operante. Numero telefonico per segnalare, ovviamente non in via anonima, violazioni delle norme sulla sicurezza da parte degli operatori presenti nel cantiere in modo da rendere più sicuro il lavoro e limitare gli infortuni. E’ questo il succo di una proposta avanzata dall’Italia dei Valori che si ispira ad una normativa già esistente in altri paesi europei (vedi la Germania) e che durante l’ultima seduta del consiglio comunale il presidente del gruppo consiliare dell’Italia dei Valori, Aurelio Donzella, ha proposto affinché venisse approvata anche a Prato. La mozione ha ricevuto il voto contrario dei consiglieri di maggioranza, ovvero Lega Nord, Udc e Pdl. “Un voto poco lungimirante – dice Donzella – e che mette a nudo la volontà del centrodestra di non volersi preoccupare del settore edilizio nel giusto modo”. La mozione ha invece avuto il voto favorevole del Pd. E sempre in tema di urbanistica la capogruppo Italia dei Valori, Elena Di Pietro, nella Circoscrizione Centro è stata l’unica a votare contro le delibere di approvazione dei piani di ristrutturazione dell’immobile adiacente alla farmacia dell’ospedale, di un cascinale a San Giusto che prevederà la realizzazione di dodici unità abitative, e di una ristrutturazione di un immobile in via Valentini. “Di Pietro ha votato contro – spiegano dall’IdV – seguendo le direttive dell’Italia dei Valori che vorrebbe un piano strutturale generale per la città e non interventi a macchia di leopardo. Esemplare è la ristrutturazione dell’immobile in via Cavour quando proprio in questi giorni ci si chiede cosa fare dell’adiacente area ospedaliera una volta che l’ospedale verrà trasferito. Sarebbe stato interessante inserire nel progetto di riqualificazione dell’intera area, che l’IdV propone per una cittadella universitaria, anche l’enorme immobile che si sviluppa fra via Carradori e via Cavour. Ma, per ora, sembra che da questo punto di vista il centrodestra non abbia un’idea ben precisa e a lungo termine, guarda le emergenze e non alla città del futuro”.