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Domani, giovedì 3 giugno, i cattolici pratesi manifesteranno pubblicamente la loro fede per le strade e le piazze del centro storico pratese, stringendosi intorno a Cristo presente nell’Eucaristia. È la millenaria tradizione della Processione del Corpus Domini, in programma – come ormai da sei anni – in notturna nel giorno della festa liturgica universale che cade due giovedì dopo Pentecoste. L’appuntamento è per le ore 21, quest’anno però con una significativa novità: il corteo prenderà le mosse non dal duomo ma dalla chiesa di Sant’Agostino, nell’omonima piazza del centro storico. Un cambio di percorso per celebrare i 50 anni dalla venuta dei padri Sacramentini a Prato, l’istituto religioso che ha nel culto dell’Eucaristia il centro della propria missione e che, dopo l’iniziale presenza in San Pier Forelli – mezzo secolo fa, al loro arrivo – opera tuttora in Sant’Agostino: nell’attiguo convento la Congregazione ha anche la sede centrale italiana. E nell’antica chiesa un tempo degli agostiniani tutti i giorni, dalla mattina alla sera, viene esposto all’adorazione dei fedeli il Santissimo Sacramento: qui c’è sempre qualcuno in preghiera davanti all’Eucaristia.Dalla chiesa dei Sacramentini, la processione – presieduta dal Vescovo – si avvierà verso la basilica cattedrale di Santo Stefano; al termine, come da tradizione, monsignor Simoni pronuncerà il discorso conclusivo e impartirà la solenne benedizione eucaristica ai fedeli raccolti in piazza del duomo dal pulpito di Donatello. Fin dalle sue lontane origini la ricorrenza è stata intesa come momento forte di dichiarazione di appartenenza ecclesiale e di manifestazione pubblica della fede in Cristo. E anche per la Chiesa pratese si tratta di un momento importante perché vedrà coinvolte tutte le realtà parrocchiali, religiose e laicali della diocesi, particolarmente quelle legate ai quartieri cittadini. Tradizionalmente, alla processione prendono parte anche le rappresentanze ufficiali dell’amministrazione comunale e di quella provinciale, oltre alle altre istituzioni del territorio diocesano.Come ormai una tradizione è diventata la significativa caratterizzazione multietnica della processione del Corpus Domini: preghiere e invocazioni saranno recitate anche nelle diverse lingue parlate dagli immigrati che vivono nella nostra città: “È una scelta precisa – spiega monsignor Carlo Stancari, vicario episcopale per la Pastorale – che facciamo per ogni manifestazione diocesana di carattere pubblico: aver attenzione, proponendo gesti e parole comprensibili, anche per i nostri fratelli stranieri che vivono a Prato“. La giornata di festa prenderà il via già al mattino: alle 9,30, in cattedrale, il Vescovo celebra la messa per tutti gli ammalati, impossibilitati a partecipare alla processione serale; alle 18,30, invece, sempre nella chiesa di Sant’Agostino, il Vescovo Simoni presiederà la solenne messa; al termine ci sarà l’esposizione del Santissimo Sacramento, che proseguirà fino all’inizio della processione.