Una lotta contro il tempo per votare l’oratorio di San Bartolomeo, di via Cava, tra I luoghi del cuore del Fai. Scade il 30 novembre il termine massimo per firmare la candidatura, in palio per le prime tre classificate un finanziamento di 50 mila euro. La chiesa, l’unica tardo gotica di Prato, ospita al suo interno affreschi del ‘300 che però l’umidità sta deteriorando in modo serio, gli ultimi interventi d’urgenza sono stati fatti qualche anno fa per sigillare le finestre ed evitare che l’acqua piovana colasse lungo le pareti, mentre il tetto è stato rifatto negli anni ‘70. Costruita per volontà della famiglia Guazzalotti, che poco distante aveva anche la casa in campagna, è dedicata a san Bartolomeo e ancora oggi ogni sabato viene officiata la messa.
“L’umidità che sale dalle pareti – spiega Claudio Cerretelli vicedirettore dell’ufficio diocesano per i beni culturali – sta mangiando i dipinti fortemente compromesso anche il portone d’ingresso sopra il quale c’era una lunetta ormai persa per sempre”. All’interno si posso ammirare dipinti di vari autori del tardo 300 che rappresenta i committenti e i santi a cui sono devoti, particolare un dipinto a lato dell’altare in cui viene raffigurato il pane e il vino, come se fosse un tabernacolo.
“Anche l’altare – continua Cerretelli – è molto compromesso una parte dei dipinti ormai si sono sgretolati. Interessanti gli affreschi sulle pareti che danno indicazioni anche sulla moda del tempo”.
Difficile arrivare in vetta alla classifica, ma raccogliere firme vuol dire anche interessare il Fai all’oratorio. “Sono già venuti due ispettori – ha spiegato il parroco don Helmut Szeliga – ma soprattutto questo è un luogo importante non solo per l’arte ma anche per la fede: i parrocchiani sono particolarmente affezionati a questa chiesetta e la messa del sabato pomeriggio è frequentata anche da fedeli di altre zone”.
Le firme, si posso sostenere diversi progetti contemporaneamente, si raccolgono nella chiesa parrocchiale di San Giusto tutti i giorni e in particolare durante le messe, ma anche presso l’ archivio diocesano in via del Seminario, 28 (aperto dal martedì al venerdì dalle 8,30 alle 13) o direttamente sul sito del Fai www.iluoghidelcuore.it