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Seduti a terra con una rivista erotica in mano: “Riaprite le case chiuse”. Il flash mob-provocazione delle sentinelle sedute


Per tre minuti circa 60 persone a gambe incrociate hanno sfogliato giornali e pubblicazioni pornografiche per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'esercizio della prostituzione seguito dalla legge Merlin del 1958


Redazione


Si è tenuto questo pomeriggio in piazza Duomo il flash mod delle sentinelle sedute di Prato. Un flash mob per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle case chiuse abolite dalla legge Merlin del 1958.

Riaprire le case chiuse, questo chiedevano i circa 60 che alle 16 hanno risposto all'appello e con una rivista pornografica in mano o un giornale o una pubblicazione erotica o scandalistica (non sono mancati i fumetti volutamente ammiccanti e ironici) al fischio di inizio si sono seduti a terra e per tre minuti occhi puntati sui testi e sulle immagini, osè ma in realtà neppure più di tanto. Una provocazione. Una provocazione in primis verso i ben pensanti. Una provocazione la stessa scelta del giorno del flash mob: il 1 novembre, festività di Ognissanti. Non si aspettavano un'adesione maggiore di quella che c'è effettivamente stata, gli organizzatori dell'iniziativa, era stato messo in conto che non tutti i pratesi, non altri rispetto a quelli presenti oggi, si sedessero a terra come sentinelle. Era preventivato nel disegno provocatorio: “Questa è una provocazione, siamo a Prato ed è la festa dei Santi”. Nessuna aspettativa quindi di scuotere le coscienze più del dovuto. Quella portata in piazza è e doveva essere una risposta chiara e concreta al movimento delle sentinelle in piedi: movimento dislocato con vari gruppi nel Paese, il cui primo credo è l'unione matrimoniale tra individui di sesso diverso, antitetico e opposto al gruppo o movimento (ancora non è ben chiaro che struttura assumerà, se la assumerà) che ha preso vita oggi in centro di Prato.

Il modello a cui rifarsi per una possibile riapertura delle strutture per la prostituzione è come sempre quello tedesco. “In molte parti d'Europa – commenta uno degli organizzatori – la prostituzione è regolarizzata. In Germania lo Stato guadagna circa 4 miliardi di euro dal giro della prostituzipone. Le ragazze pagano le tasse, hanno un supporto sanitario e non rischiano di essere sfruttate e maltrattate”. La regolarizzazione del lavoro, lo scambio regolare con lo Stato, una maggiore tutela. Queste le motivazioni che gli organizzatori del flash mob, le sentinelle sedute, hanno espresso. Qualcuno sostenendo anche di rappresentare in piazza il volere di chi è costretto o (forse no) a vendere il proprio corpo. Un tema vivo che trova favorevoli e contrari. Loro, le sentinelle sedute, ritengono che sia inutile chiudere gli occhi: “Si tratta semplicemente di regolarizzare uno stato di fatto”.
In piazza Duomo erano presenti persone di ogni estrazione sociale e di età diverse. Tra questi anche alcuni esponenti di gruppi politici pratesi (Sel, Movimento5stelle, ma non solo), ma il flash mob “non ha niente a che fare con la politica. E' una cosa allegra”, hanno tenuto più volte a sottolineare i promotori. E allora, senza far riferimento ai singoli, siano o meno essi personaggi della vita pubblica e politica della città, rivolgendosi al gruppo delle sentinelle sedute è inevitabile chiedere se ci sarà un seguito alla loro azione collettiva anche alla luce dei gruppi omonimi nati e sviluppati in altre parti: “Certo, faremo rete con el altre sentinelle sedute- hanno risposto- Siamo molto contenti di come sia andato oggi il flash mob. Ci fa piacere anche che abbiano partecipato molte donne” – concludono.

Fischio finale. Sono passati i tre minuti. Le riviste erotiche, i fumetti, i giornali scandalistici possono tornare nelle cassapanche o nelle scatole a prendere polvere sotto al letto, reminiscenza di un'adolescenza trascorsa. Della legge Merlin risentiremo parlare.

Giulia Rafanelli
Edizioni locali: Prato
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