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Che impatto ha avuto sulle scelte dei ragazzi e delle famiglie pratesi la riforma della scuola secondaria di secondo grado? E’ la domanda a cui ha cercato di rispondere la vice presidente della Provincia Ambra Giorgi questa mattina presentando i dati relativi alle iscrizioni del prossimo anno scolastico insieme a Paolo Sambo dell’Asel che li ha elaborati per l’Osservatorio scolastico della Provincia e a Elisabetta Toccafondi dell’ufficio scuola. Per avere una risposta definitiva bisognerà attendere settembre, quando debutterà l’impianto organizzativo voluto dal ministro Gelmini, con i nuovi licei ed il riordino degli indirizzi degli istituti tecnici e professionali. Alcune indicazioni si possono però già trarre dall’analisi dei dati relativi alle iscrizioni alle classi prime effettuate entro la data del 26 marzo 2010.La vice presidente, commentando i dati, ha anche sottolineato che la popolazione complessiva delle scuole superiori della Provincia quest’anno (2009-2010) conta 9.068 contro gli 8.465 dell’anno scolastico 2005-2006. “C’è stata dunque una crescita consistente, di circa 500 studenti in pochi anni, assorbiti in gran parte dall’istituto Datini soprattutto col nuovo indirizzo dell’alberghiero, che certamente prima i ragazzi frequentavano fuori provincia”, ha detto Giorgi.Il monitoraggio presentato stamani e condotto dall’Osservatorio scolastico provinciale, si riferisce alle iscrizioni di marzo (attraverso una scheda compilata dai singoli istituti) e confronta i numeri 2010-2011 con la situazione dello scorso anno rilevata nello stesso periodo alla chiusura delle iscrizioni per l’anno successivo. Anzitutto si afferma una maggiore propensione verso i licei. Rispetto al trend degli ultimi tre anni che mostrava una tendenza al riequilibrio (nel 2009-2010 i licei attraevano il 38,5% dei nuovi iscritti contro il 41,8% dell’anno scolastico 2007/08) i dati relativi al 2010-11 mostrano i licei in netta crescita: 1.006 iscrizioni su 2.251, pari al 44,7%, non considerando il nuovo liceo artistico, ex-Istituto d’arte, la percentuale sarebbe del 41,6%. Gli istituti tecnici tengono, nel 2010-11 catalizzano il 31% delle iscrizioni, contro il 31,9% del 2009-10, nel 2007-08 sceglieva un tecnico il 29,8% dei ragazzi pratesi. Mentre i professionali fanno segnare un lieve calo, dal 29,6% del 2009-10 al 24,3% del 2010-11, ma la percentuale sarebbe del 27,4% considerando anche l’ex-Istituto d’Arte. Guardando alle singole scuole l’incremento di iscritti più significativo è appannaggio del Copernico (+71 iscritti). Positivo è anche il risultato del Rodari (+34 iscritti) e del nuovo liceo artistico di Montemurlo (+14 iscritti).Gli stranieri rappresentano circa il 18% delle nuove iscrizioni (con percentuali superiori o a ridosso del 40% per Dagomari e Marconi). Ma a settembre, tra ripetenti e nuovi iscritti, gli stranieri seduti sui banchi delle classi prime rappresenteranno almeno il 22-23% del totale degli studenti. Nell’anno scolastico in corso sono il 21,3%, con picchi superiori al 50% nelle classi del Dagomari, adempiuto l’obbligo scolastico la percentuale si abbassa però notevolmente, tanto che nelle classi quinte gli stranieri non raggiungono il 5%. La provincia di Prato resta la seconda in Italia, dopo Mantova, per numero di studenti stranieri rispetto alla popolazione scolastica complessiva.
