In fase di conclusione l’assegnazione delle cattedre nelle scuole della provincia di Prato. Venerdì tutti gli insegnanti di sostegno sono entrati in classe e ora mancano solo alcuni incarichi spezzati che saranno assegnati direttamente dagli istituti scolastici. Una situazione che si sta normalizzando, ma rischia di bloccarsi nuovamente per la minaccia del mondo del precariato di utilizzare 15 giorni di permesso prima del concorso previsto per il 22 ottobre con conclusione il 16 novembre.
“Stiamo cercando di avere un appuntamento con il segretario del Pd Zingaretti – spiega Andrea Puggelli del comitato provinciale dei precari – per chiedere che almeno vengano ammesse delle prove suppletive nel caso un insegnante non possa partecipare al concorso perché in isolamento fiduciario. L’alternativa è di utilizzare l’aspettativa non remunerata per le due settimane prima del concorso , in modo da evitare un possibile contagio. Eppure questo concorso lo aspettavamo da sette anni.”
Pugelli oggi 7 ottobre incontrerà, insieme a una rappresentanza del comitato regionale precari, il sotto segretario Andrea Marcucci per ottenere un incontro con il segretario del Pd.
Sull’altro fronte si stanno muovendo anche i sindacati con un presidio davanti alla prefettura di Prato per il 14 ottobre.
“Ci stiamo organizzando sulle modalità – spiegano da Cgil e Cisl – certo che il concorso rischia di paralizzare nuovamente la scuola quando si potevano adottare altre soluzioni che avrebbero comunque garantito la meritocrazia”.
Nei prossimi giorni l'ufficio scolastico provinciale pubblicherà anche le sedi dove, in seduta pomeridiana, si terranno i concorsi.
Scuola, in via di assegnazione le ultime cattedre ma lezioni a rischio nelle prossime settimane
A fine mese si terrà il concorso per il ruolo, i precari pratesi oggi a Roma per chiedere la possibilità di prove suppletive in caso di quarantena fiduciaria. "Altrimenti saremo costretti a prendere 15 giorni di aspettativa non retribuita per evitare un possibile contagio"
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