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Scava una buca in giardino e trova un piccolo tesoro: ma è in lire e non riesce a farseli cambiare


Protagonista una pratese da tempo trasferita a Novara: sotterrati nel giardino di casa c'erano tre barattoli con dentro quasi 17 milioni di lire. Il suo caso adesso è seguito da Agitalia


Redazione


Con il marito ha scavato una buca nel giardino di casa, per poter seppellire un piccolo animale domestico. Ma mentre scavavano, la paletta ha urtato un oggetto duro. E' bastato scavare ancora un po' per far saltare fuori dal terreno tre barattoli della Nutella, pieni di banconote con tagli da 100mila e 500 mila lire per un totale di 16 milioni e 800mila lire.
L'incredibile scoperta è stata fatta circa un anno fa da una signora pratese da tempo trasferita a Novara. Si tratta di Giovanna Pacini (nella foto), 40enne, che ancora non è però riuscita a farsi convertire la somma in euro. Per questo motivo si è rivolta all'associazione Agitalia che si è presa carico del suo caso.
"Il denaro – spiega Giovanni Rossetti, protavoce di Agitalia – apparteneva probabilmente ai genitori della signora, che vivevano in quella casa. Nessuno, però, sapeva niente del piccolo tesoro. facile, quindi, immaginare lo stupore al momento del ritrovamento. Allo stupore è però seguita l’amarezza quando allo sportello Bankitalia gli è stato detto (inizi di luglio 2015) che il cambio in euro non era più possibile. Se è vero infatti che era stato stabilito un termine decennale (2002-2012) per il cambio delle lire in euro è altrettanto vero – come sostiene ampiamente la Giurisprudenza – che qualsiasi termine di prescrizione o decadenza decorre da quando il soggetto è posto in grado di far valere il proprio diritto, quindi nei casi in esame i dieci anni per il cambio lire/euro decorrono dal giorno del ritrovamento delle somme in lire".
Intanto alcuni cittadini, in casi praticamente identici avevano sollevato l’illegittimità costituzionale del decreto Monti (art. 26 D.L. 121 del 6.12.2011) che aveva sancito l’immediata decadenza del cambio della lira in euro. Così anche la donna, tramite l’ufficio legale dell’Associazione Agitalia.
"Poi, a novembre – prosegue Rossetti – la sentenza 216/2015 della Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità della norma Monti, riportando il nostro Paese sulla “lunghezza d’onda” degli altri Paesi della Comunità europea dove il cambio della vecchia moneta nazionale è sempre possibile. Nonostante questo, però, la signora Pacini non è riuscita ancora ad entrare in possesso del suo piccolo tesoretto".
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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