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I saldi invernali sono alle porte. Domani, giovedì 7 gennaio, si apre la nuova stagione delle svendite che andrà avanti per otto settimane, fino al 7 marzo. Dita incrociate per i commercianti reduci da un periodo natalizio tutto sommato positivo con vendite in linea, e in qualche caso superiori, all’anno precedente. Volume d’affari buono nonostante il maltempo e la neve nell’ultimo week-end prima di Natale, nonostante l’avanzata della grande distribuzione e, non ultimo, il persistere della crisi. Bene gli affari per l’elettronica, grande ritorno dei regali classici per i bambini con la riscoperta dei giochi di società e dei giocattoli tradizionali, andamento sereno per l’abbigliamento soprattutto di fascia alta, bene le gioiellerie, importante riscontro anche per il settore alimentare. Resta però la tendenza a rimandare le “grosse spese di Natale” proprio all’apertura dei saldi.Come sempre, l’Unione Commercianti ricorda le buone regole valide sia per gli operatori commerciali che per i consumatori.Pagamenti: l’esercizio commerciale che espone in vetrina l’adesivo delle carte di credito o del bancomat, non può rifiutare il pagamento tramite questa forma della merce venduta a saldo.Cambio merce: durante le vendite a saldo, la merce può essere cambiata soltanto in due casi, per difetto di conformità o per la non corrispondenza della taglia. Nel caso di capi che presentino difetti di conformità, l’esercente si impegna a procedere alla loro sostituzione se il consumatore denuncia l’imperfezione entro due mesi dal momento in cui se ne accorge; si presume, tanto per dare un riferimento, che la scoperta del difetto sia avvenuta, da parte del consumatore, nei 30 giorni successivi alla data di acquisto. Se la scoperta avviene oltre questo termine, il consumatore è tenuto a comprovarlo. Nel caso di non corrispondenza della taglia, l’acquirente può chiedere la sostituzione del capo entro 8 giorni dall’acquisto. Se la sostituzione non fosse possibile per mancanza del capo o perché quelli disponibili non incontrano la soddisfazione del cliente, l’esercente potrà rilasciare un buono acquisto fruttifero di interessi, di pari importo del prezzo pagato per i capi di sostituire, che potrà essere speso nei 60 giorni successivi. Per richiedere la sostituzione del capo, occorre in ogni caso esibire lo scontrino.Prova dei capi: durante l’acquisto di merce a saldo, il cliente ha diritto alla prova per verificare la corrispondenza della taglia e il gradimento. E’ esclusa la prova per i prodotti che rientrano nella categoria della biancheria intima e tutti quelli che per consuetudine non vengono normalmente provati.Prezzi: su ogni capo deve essere indicato il prezzo di origine, il prezzo scontato e la percentuale di sconto applicata. La merce di nuovo arrivo, per cui non sono previsti prezzi di saldo, deve essere tenuta ben separata e deve essere accompagna da uno specifico cartello.Riparazioni: se il costo per l’adattamento e le eventuali riparazioni dei capi acquistati in saldo è a carico del cliente, il commerciante deve dirlo subito e in modo chiaro e deve esporre un cartello con questa informazione. La marce adattata, naturalmente, non può essere cambiata.