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Sanità, con pensioni a quota 100 a Prato si rischia la “fuga” di decine di medici e sanitari


L'allarme è stato lanciato dalla Cgil che chiede all'Asl Toscana Centro di rivedere il piano di assunzioni per il prossimo triennio basato sulla legge Fornero


Redazione


L'annunciata riforma pensionistica quota 100 potrebbe avere pesanti ripercussioni sul funzionamento delle strutture sanitarie presenti sul territorio, prima fra tutte l'ospedale. L'allarme è stato lanciato stamani, 20 novembre, dalla Cgil con le categorie Funzione Pubblica e Spi. Se il governo realizzasse quanto promesso sull'attenuazione dell'attuale sistema Fornero, basterebbe avere almeno 62 anni e 38 di contributi per lasciare il lavoro. Secondo i dati forniti dall'Asl Toscana Centro, nelle strutture sanitarie pratesi al 2018 hanno il requisito dell'età 125 dipendenti di cui 38 oss e 43 infermieri, a cui si aggiungono ben 91 dirigenti di cui 75 medici. Il prossimo anno raggiungeranno il requisito dell'età altri 65 dipendenti di cui 10 medici e 53 tra oss, infermieri, tecnici e amministrativi. Tali numeri non tengono conto dell'altro requisito necessario, quello contributivo, per cui di fatto potrebbero ridursi ma danno comunque l'idea della portata dell'ondata di pensionamenti che potrebbe abbattersi sulle corsie pratesi già alle prese con pesanti carenze d'organico. Nelle Medicine abbiamo un infermiere ogni 14 letti contro i 10, e in alcuni casi gli 8, registrati altrove.
 Attualmente la Sanità pratese conta 2.200 dipendenti ordinari e 400 dirigenti. Significa che la quota 100 ne manderà a casa quasi il 6% del primo e ben il 22% del secondo.

Cgil chiede quindi all'Asl Toscana Centro di muoversi per tempo per garantire il turn over: "Siamo favorevoli ad anticipare i tempi della pensione rispetto alla legge Fornero, come abbiamo sempre sostenuto. – afferma Sandro Malucchi, segretario della Funzione Pubblica Cgil – Ma questo non deve andare a discapito dei servizi sanitari. E' necessario quindi, che la direzione sanitaria riveda il piano di assunzioni per i prossimi tre anni basato sulla legge Fornero. Sono previste 135 assunzioni di cui 40 su Prato a fronte di altrettanti pensionamenti. Non viene tenuto conto ne della probabile quota 100 su cui sta lavorando questo governo, ne delle nuove strutture sanitarie che presto saranno aperte a Prato". 
Un caso per tutti. I 30 posti di cure intermedie e il centro residenziale Alzheimer ricavati nell'ex rsa di Narnali, sono ormai pronti. L'inaugurazione potrebbe tenersi a gennaio. Non è ancora chiaro però, chi ci lavorerà. Sarà personale Asl o una cooperativa in appalto attraverso una concessione? Misteri che saranno svelati nei prossimi giorni. 
"I servizi sono già in sofferenza. – spiega Grazia Maria Tempesti dello Spi Cgil – Manca attenzione per le cronicità, per le non autosufficienze e per le cure intermedie. Ora più che mai l'Asl deve investire in assunzioni e in formazione perchè il personale sanitario non si inventa da un giorno a un altro". 
E.B.
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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