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Ritiro rifiuti Covid, ancora problemi. Un lettore: “Sono stufo di aspettare. Da stanotte metto tutto fuori”


In questo caso non sono arrivati neanche i sacchetti rossi previsti dalla Regione per sbloccare la situazione. Percorso da montagne russe anche per accertare la sua positività


Redazione


Ancora disservizi sui tamponi e sul ritiro della spazzatura per le persone contagiate da Covid che trascorrono l'isolamento a casa. Un nostro lettore, Alessandro Borselli, che abita nella zona sud ovest di Prato, ha chiamato la nostra redazione per segnalare ben 13 giorni di attesa degli operatori Alia. Precisamente dal 27 novembre quando è risultata positiva la compagna e di conseguenza è iniziato il periodo di isolamento. Nonostante le numerose telefonate di sollecito ancora non si è presentato nessuno, neanche per distribuire i famosi sacchetti rossi con cui la Regione ha deciso di sbloccare i forti ritardi registrati nel ritiro dei rifiuti di casi Covid. "Sono stufo di essere preso in giro. – afferma Borselli – Da stasera metto fuori tutto. Facciano come vogliono".
Anche il lettore è stato contagiato dal Covid ma la sua positività è emersa in modo strano.
Il 26 novembre ha effettuato il tampone antigenico alla postazione in via Galcianese. Qui individuiamo la prima anomalia perchè essendo già sintomatico, il tampone corretto da prescrivere doveva essere quello molecolare. Andiamo avanti. Nonostante l'antigenico sia considerato un test rapido, il risultato è arrivato dopo 4 giorni, il 1° dicembre, a causa dell'esaurimento di un reagente al laboratorio del Santo Stefano. L'esito comunque era negativo. Affatto convinto del risultato per il perdurare dei sintomi, il giorno stesso Borselli si è sottoposto a sierologico che ha dato esito positivo, confermato il giorno successivo dal molecolare (arrivato, questo sì, in 24 ore).
Due le spiegazioni sulla discrepanza tra il primo e il secondo risultato: al primo tampone, il 26 novembre, pur avendo i sintomi il lettore non era ancora positivo; oppure l'aver prescritto l'antigenico anziché il molecolare ha pregiudicato il risultato finale. "Mi chiedo cosa sarebbe successo se io fosse andato in giro, forte del tampone negativo.- afferma Borselli – Invece, avendo ancora i sintomi e la mia compagna positiva, ho preferito continuare a stare chiuso a casa. Menomale perché altrimenti avrei contagiato altre persone. Sono leggerezze che possono costare care. E poi credo che 4-5 giorni siano troppi per avere la risposta di un tampone tra l'altro considerato rapido". 
Edizioni locali: Prato
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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