Il servizio mensa nelle scuole statali primarie e materne di Prato è ricominciato in modo regolare. Questa mattina 5 ottobre sono stati distribuiti 8.623, circa duemila in meno rispetto lo scorso anno, cifra che secondo l’assessore alla pubblica istruzione Ilaria Santi va letta con una duplice chiave: “Da una parte ci sono comunque bambini assenti, dall’altra resta il timore da parte di alcune famiglie di poter contrarre il virus a scuola. Da qui la scelta di fa mangiare i figli a casa”
Intanto, da oltre una settimana, a Montemurlo è già in funzione il servizio pre e post scuola insieme a quello della mensa. “Abbiamo alcune defezioni – spiega Antonella Baiano assessore alla pubblica istruzione – da imputare alla paura, ma anche a problemi economici per cui le famiglie preferiscono che il pranzo venga consumato in famiglia”
Per chi resta a scuola, invece, il momento della refezione rispetto allo scorso anno comporta qualche operazione in più, proprio per garantire il rispetto di tutte le norme. Alla primaria Anna Frank, ad esempio, i bambini in parte mangiano in classe, e in parte nei refettori occupando in due un tavolo che in altri tempi ospitava almeno sei alunni. Mentre le sporzionatrici si preparano i gli alunni uno alla volta vanno in bagno a lavarsi le mani, poi prendono posto a tavola, o ritornano nel proprio banco in attesa del pranzo. Le maestre mangiano con loro e si attivano in modo che sia un momento comunque di condivisione. “Per ora – spiega la dirigente scolastica dell'istituto comprensivo Montemurlo Maddalena Albano – tutto sta procedendo in modo regolare, certo mancano una cinquantina di bambini cinesi che hanno deciso di non rientrare ancora scuola, altri invece sono tornati. L’altro grosso problema che abbiamo è quello della lentezza dei tamponi, non solo per gli alunni ma anche per i docenti, ci vuole troppo tempo e nel frattempo le classi restano scoperte. In realtà nell’ordinanza della Regione Toscana si prevedeva un canale preferenziale per la scuola, ma ad oggi non sembra che questa corsia sia attivata”
Intanto domani si terrà la conferenza dei servizi a cui parteciperà anche l’Asl e il sindaco Simone Calmai chiederà di accelerare le pratiche dei tamponi, ma anche di fare pressione sulle famiglie cinesi per un rientro a scuola dei ragazzi, alla scuola Anna Frank ne mancano all'appello ancora una cinquantina. I genitori pongono come richiesta quella della misurazione della temperatura direttamente prima di entrare in classe (il Ministero della salute invece delega ai genitori il controllo della febbre) . “Le nostre scuole sono sicure – ha spiegato il sindaco Simone Calamai – e abbiamo adottato tutte le procedure richieste dal Ministero Non è ammissibile che non si torni a scuola”.