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“La decisione di congelare la riorganizzazione della polizia municipale è stata presa dal sottoscritto su espressa richiesta del sindaco Cenni, che mi ha chiesto di lasciare calmare le acque anche per evitare di inasprire ulteriormente i toni del confronto”. E’ l’assessore Aldo Milone a precisare i termini della questione, difendendo a spada tratta l’operato del Comune nella trattativa con i sindacati. “Qualcuno ha dato una lettura sbagliata della questione – dice -. Sembra quasi che sia stato il prefetto a imporre lo stop, mentre la questione della riorganizzazione è tutta interna all’amministrazione comunale. Dal punto di vista procedurale, poi, la trattativa è stata ineccepibile sia come consultazioni sia come tempi. Il prefetto ha solo fatto una richiesta al Comune per cercare di evitare lo sciopero e noi, con responsabilità, abbiamo deciso di concedere questi due mesi per approfondire la trattativa. Ma se in questo arco di tempo i sindacati continueranno a non avanzare suggerimenti e proposte, come hanno fatto finora, ecco che allora siamo pronti a ripartire con questo piano”.Milone con il suo assessorato è particolarmente interessato alla riorganizzazione dell’intera macchina comunale, visto che nel piano sono previste modifiche importanti all’assetto della polizia municipale, con la centralizzazione dei servizi e la chiusura dei distretti periferici e un maggior impegno sul fronte della lotta all’illegalità economica e allo sfruttamento della manodopera clandestina.