118
Riproduzione vietata
Sono già più di 330 le cartelle della Tia consegnate una ad una a domicilio dagli incaricati di Asm ad altrettanti contribuenti morosi. Un totale di 330mila euro che, con questo sistema, dovrebbero rientrare nelle casse pubbliche. E’ questo il nuovo metodo adottato nella lotta all’evasione e nel mirino, ma questa non è una novità, ci sono in modo particolare le aziende cinesi, a quanto pare “abituate” a non versare nemmeno un euro per la Tia. I controlli a tappeto su oltre mille aziende cinesi sono scattati nei giorni scorsi: per ognuna sarà verificata la corretta adesione alla gestione dei rifiuti dopo la consegna del cassonetto personale, verrà verificato che i rifiuti speciali vengano smaltiti secondo la normativa, sarà contestato l’eventuale mancato pagamento della Tia. Non si tratta di roba di poco conto, i calcoli di Asm parlano di circa un milione di euro. Da ora in poi, con la consegna manuale e porta a porta della bolletta, non ci saranno più scappatoie e chi non paga verrà automaticamente segnalato all’Agenzia delle Entrate per tutti gli accertamenti del caso. Non solo, le aziende che non sapranno (o vorranno) collaborare dimostrando in che modo i rifiuti vengono gestiti, finiranno in una lista destinata al Tavolo della sicurezza istituito in prefettura.
Riproduzione vietata